A Lucrezia Europa. Cittadino Europeo. Il miraggio di tutti i nostri ragazzi. Lei poteva essere la figlia di ognuno di noi. Quella che ti sbatte la porta perché non la capisci, che ti ruba i trucchi e non te lo dice, che prende in prestito il tuo maglione e lo taglia per adattarlo ai suoi gusti, quella che sogna ogni momento di andare a studiare all'estero e girare il mondo. Tutti i suoi sogni spezzati improvvisamente, senza preavviso, senza motivo, nel silenzio di un sonno anch'esso pieno di immagini di un futuro che non ci sarà. Solo a pensarlo ti manca il fiato e gli occhi si riempiono di un'acqua torbida da renderti assente e invisibile a te stessa per alcuni istanti. Istanti che sembrano non finire. No, non la conoscevo a fondo, avevo condiviso con lei solo alcuni momenti di vita in famiglia ma conosco l'amore per un figlio, conosco le sue speranze, la sua gioia di vivere e di sbranare a morsi la vita ogni giorno, conosco il dolore, quindi sì la conoscevo anc...
RACCONTO LE MIE EMOZIONI, SPESSO NEL MOMENTO ESATTO IN CUI LE VIVO