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Visualizzazione dei post da gennaio, 2012

IL LUOGO DI AIMO E NADIA di Monica Brini

Logo rubrica di Monica Brini Appuntamento ore 20 davanti al ristorante. Milano, Via Montecuccoli, 6. Non propriamente in centro e se ben ricordate noi ci troviamo a gironzolare tranquillamente nel favoloso e magico quadrilatero della moda. Niente paura. La Metropolitana non ha più segreti e stranamente al primo colpo saliamo, senza sbagliare, sulla Linea  1 in direzione Bisceglie. Fermata Primaticcio. E’ la nostra. Usciamo e subito ci sentiamo spaesati. Niente luci natalizie, niente turisti in cerca del regalo di tendenza. Siamo in periferiaaaaaaa! Per fortuna abbiamo lo strumento di salvataggio per eccellenza: il GPS dell’Iphone. E’ proprio in questi momenti che apprezzo il valore della tecnologia. Digito l’indirizzo e in pochi secondi ecco la nostra pallina rossa luminosa, il nostro faro, la nostra salvezza. Insomma per farla breve ci troviamo solo a quattro passi. Al di là del vialone c’è l’ingresso del ristorante e il nostro amico Bruno ad aspettarci. Compie 40 anni. Una bell

IO HO LETTO: Il linguaggio segreto dei fiori

Logo della rubrica di Monica Brini IO HO LETTO è una nuova rubrica. Voglio condividere con voi la magia di alcuni libri letti. Leggeri, impegnativi, divertenti, noiosi, tematici, storici, qualunque testo meritevole di menzione per adulti o per bambini mi sia capitato di leggere. Inizio con un libro appena terminato.  "Il linguaggio segreto dei fiori" di Vanessa Diffenbaugh edito da Garzanti. E' un libro di una dolcezza rara e disarmante. Victoria non ha avuto una vita facile. Abbandonata da piccola viene affidata a diverse famiglie senza mai riuscire a trovare amore, affetto incondizionato e calore. Poi viene accolta da Elisabeth che le trasmette la passione per i fiori e le mostra un rapporto familiare nuovo e sconosciuto. Lei ancora non sà che proprio questa passione per i fiori trasformerà la sua vita in una piacevole avventura da vivere con fiducia e rispetto, anche e soprattutto verso se stessa. Se decidete di regalarlo ricordatevi che la copertina vien

MILANO INASPETTATA: colta, goliardica e rasserenante

Il Duomo di Milano 27/12/12 h.17,30. Foto da Iphone Ti capita di andare a Milano per lavoro. La fiera, la riunione, il meeting, il corso di aggiornamento. Sempre di corsa: arrivi in stazione ti catapulti fuori senza nemmeno alzare lo sguardo; ti aspettano i colleghi; sali in auto e non riesci nemmeno per un istante a percepire la città. Sei subito in ufficio, un pranzo fugace nel baretto di sotto, una serata a discutere di pianificazione e l’indomani sei nuovamente al binario. Il treno parte, esce dalla stazione e ti accorgi che piove e il cielo è grigio e nebbioso. “Wow, certo che a Milano corrono proprio tutti e poi come fanno a vivere con questo tempo!” Con queste poche parole sei riuscita a liquidare una città che risale al lontanissimo VI secolo a.c. La città di Arcimboldo, Caravaggio, Enzo Jannacci, Alessandro Manzoni, Papa Pio IV, Pietro Verri, dissipata in pochi vocaboli, perdipiù negativi. Poi, la tua vita cambia. Così un giorno decidi di visitare Milano. Prendi il

LONDRA: London Eye, futuristica espressione.

Non parlerò della magnificienza di quest’opera architettonica imponente e perfettamente integrata con gli edifici storici che la circondano, non parlerò della titanica impresa di costruzione di un moderno simbolo emblema oggi dell’integrazione europea di questa raffinata metropoli ma vi racconterò semplicemente il mio viaggio a bordo della “London Eye” amichevolmente chiamata “Millenium Wheel”, astronave parcheggiata sul fiume Tamigi sempre pronta all’immediato decollo per paesi sconosciuti. Lo Skyline di Londra non è più lo stesso da quando nell’Ottobre del 1999 venne innalzata la ruota panoramica con trave a sbalzo più alta del mondo. Il design dell’immensa ruota a raggi è tipicamente inglese, essenziale e ricercato e rappresenta una porta di passaggio dal vecchio al nuovo secolo, uno Stargate. Passeggiando per la città hai la sensazione di vederla ovunque. Ti spunta qua e là tra un palazzo e una fontana e quando pensi sia finalmente sparita dal tuo obiettivo, eccola di nuov