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Visualizzazione dei post da 2016

CONVIVENZA COL SINDACO: #referendum -3

Il Sindaco è partito, i dubbi sono rimasti. Di certo, rimane una settimana di chiacchierate e discussioni per capire che la piccola realtà di un paese di montagna può essere un vaso di Pandora, se lo apri poi non puoi contenere ciò che fuoriesce. Immagino che sia lo stesso, espresso all'ennesima potenza, anche per lo Stato. Il vaso è stato aperto tempo fa, ormai non possiamo fare finta di niente. Qualcuno, in alto, molto in alto, colui che oggi è magistralmente interpretato nel serial "The Young Pope", ci ha detto che per affrontare tutti gli ostacoli ci è stata fornita un'unica grande arma, la speranza. Si tratta però di una speranza attiva, ovvero di una speranza che nasce dalla consapevolezza che dentro ognuno di noi esistono le risorse necessarie per affrontare con efficacia tutti i più grossi impedimenti alla nostra voglia di crescere. Si tratta di una speranza che impegna e che produce necessariamente pensieri, emozioni ed azioni finalizzate a trovare la giu

TIZZILIBERO

"Ale ciao, non riesco a parlare con il babbo. Non mi risponde al telefono". "No mamma, non preoccuparti l'ha portato via la polizia ma ora te lo cerco". "Come l'ha portato via la polizia?" "Ma no non preoccuparti. Gli hanno preso il passaporto e la carta d'imbarco." "Scusa ma come non preoccuparti. Ma tu con chi sei?" "Ma niente mamma io sono qui che cerco di tradurre le frasi per il babbo che non capisce cosa gli dicono." Loro sono ad Amsterdam mentre io sono ancora convalescente bloccata a casa con un piede claudicante. Hanno trascorso due giorni insieme. D'altronde il suo lavoro lo porta spesso fuori casa e quest'occasione di passare un po' di tempo insieme a lei, era imperdibile. La scusa è una Fiera del Vino, un pò di degustazioni qua e là, qualche cliente con cui parlare e tanto tempo per scorrazzare per la città. Hanno visitato il Museo di Van Gogh e la casualità gli ha permesso

CONVIVENZA COL SINDACO: #CNEL?

Al secondo giorno di convivenza e tragitti in compagnia forzata, il mio autista eccezionale ancora riesce a perdersi su è giù per le colline fino al centro di Firenze. In compenso il mio stomaco sta affrontando durissime prove di sopravvivenza dovuto anche agli addominali tesi che contrastano le frenate all'ultimo istante. C'è da dire che la mia cucina è più che gradita quindi ritengo ben pagato il suo servizio e il sacrificio reciproco. Detto ciò le urla che fuoriescono dall'auto impauriscono anche i passanti che straniti dal gesticolare passionale che mi contraddistingue, ci guardano come alieni. Le urla sono il frutto di pizzicate verbali che lancio al Sindaco affinché si esprima in merito ai temi caldi di questi giorni. Devo dire che lui è molto diplomatico quindi a fatica riesco a sbottonarlo ma non demordo e proseguo con le mie lezioni di apprendimento in vista del prossimo Referendum. Parliamo di Cnel (M=Monica, F=Franco) Il Cnel è un organo di consulenza

CONVIVENZA COL SINDACO: #referendum costituzionale 2016

A causa della mia temporanea impossibilità a guidare l'auto ho a disposizione, per alcuni giorni, un autista eccezionale. Lo scambio alla pari prevede che io cucini per lui mentre lui mi trasporti a mio piacere nei tragitti a seconda delle necessità. I tragitti che dobbiamo percorrere insieme sono mediamente lunghi e quindi ho deciso di impegnarli intavolando chiassose tribune politiche. I due punti di vista sono i seguenti: io, cittadina non schierata politicamente, sognatrice, fermamente convinta della possibilità di aggiustare le profonde crepe con buonsenso e giustizia, lui, Sindaco di un piccolo paese a capo di una lista civica, concreto e pratico nelle sue azioni, certo che solo agendo eliminando i sotterfugi dal basso si può ricostruire una solida base per crescere. Le domande che gli porgo riguardano ovviamente il prossimo Referendum. Non seguendo particolarmente le dinamiche pro e contro i politici stessi, vorrei capire la proposta che ci viene presentata e quindi cogl

CONVIVENZA COL SINDACO: l'attesa

Ancora frastornata dalle pittoresche elezioni americane mi trovo a dover riflettere sul voto del Referendum che ci aspetta. Ho ancora un po' di tempo per capire e rendere più consapevole la mia scelta e fortunatamente avrò l'onore di convivere qualche giorno nella mia casa, con il Sindaco di #Cornalba che spero mi aiuterà a disciogliere ogni mio dubbio e perplessità in merito. Ovviamente non sono una folle o perlomeno non fino al punto di ospitare uno sconosciuto, seppur Sindaco, per soddisfare motivazioni politiche, pertanto informo tutti coloro che potrebbero preoccuparsi per la mia incolumità che il soggetto in questione è mio suocero in gita forzata nel Chianti, per gestirmi nella mia impossibilità a guidare l'auto per temporanei problemi fisici. Sindaco del piccolo paese lombardo da sei mandati non consecutivi, è a capo di una lista civica dal nome Vivi il Comune. Non voglio occuparmi di quale schieramento politico sia e non voglio farmi condizionare da esso ma solo

ADOLESCENTE SINGLE: BUCATO PERFETTO PART1

#BUCATOPERFETTO Cara Amelia, fare il bucato è un'arte...che non mi appartiene. Se penso ai miei numerosi anni alle prese con il bucato ho alcuni ricordi indelebili e traumatici. Ricordo come fosse oggi quando da giovane autodidatta decisi che era tempo di lavare alcuni pullover e maglioni di lana. Non sapendo bene come fare e convinta di possedere già tutte le nozioni del caso, buttai in lavatrice quattro maglioni, tra i miei preferiti, con detersivo idoneo. Pensando che avrei voluto riaverli puliti e profumati, scelsi un programma di lavaggio intenso, tipo 90°. Pensai che in questo modo si sarebbero sanificati da ogni batterio superfluo. Non contenta aggiunsi anche la centrifuga. A fine lavaggio non sapevo bene se piangere o ridere la cosa certa è che mai dico mai avrei potuto indossare nuovamente i miei maglioni preferiti però avrei potuto donarli con certezza di gratificazione ai numerosi gnomi del bosco. Questa non fu l'unica bischerata che riuscì a realizzare nella

ADOLESCENTE SINGLE: FACCIO LA PASTA

#FACCIOLAPASTA Cara Amelia, presumibilmente quando pensi "faccio la pasta" immagino consista nel "cuocio la pasta" perché passerei il "faccio la pasta" alla serie MOGLIE PER LA PRIMA VOLTA. "Cuocere la pasta è semplice", pensai alla mia prima esperienza, di cui ricordo con senso di colpa i volti smarriti nonché schifati dei miei compagni di campeggio nella lontana estate della vacanza in Trentino. Gettai, in una pentola d'acqua bollente della dimensione di un cappello, due o forse tre manciate di sale grosso, dopodiché buttai, ad occhio e croce direi 2 kg di spaghetti poi andai a giocare con i miei amici. Dopo mezz'ora tornai e scolai la pasta che nel frattempo era diventata un blocco dalle sembianze pentolesche e dal gusto decisamente saporito. Per stemperare il tutto dopo aver spezzettato il blocco riducendolo a brandelli senza forma, lattiginosi e appiccicosi lo versai in una ciotolona, aprii un vasetto di passata di pomodoro e

MAMMA, VADO A VIVERE DA SOLA. ADOLESCENTE SINGLE: LA LAVASTOVIGLIE

Amelia ha quindici anni ma a volte sembra una coetanea. Mi riprende se non ordino la spesa nel frigorifero, mi sgrida quando non sistemo la dispensa e mi ricorda che come solito manca la carta igienica in casa. Tra i tanti sogni che coltiva c'è quello di studiare all'estero e vivere da sola. Pur avendo qualche problema di memoria, dovuto all'età, mi sembra di ricordare i miei quindici anni e sono più che certa che avevano a che fare con una irrefrenabile voglia di frivolezze, banalità e zero responsabilità, soprattutto scolastiche. Che Amelia è mia figlia ne sono certa che abbia qualche neurone più di me, anche. Comunque ho deciso di non ostacolarla nel voler realizzare tutti i suoi sogni anzi vorrei aiutarla con tutta me stessa e con tutto ciò che penso possa servirle. A quanto mi sembra di capire, molto è già stato fatto ma entriamo nel pratico perchè ho ancora in mente la prima volta che mi trovai a cucinare un uovo al tegamino e vi assicuro non fu una bella esperienza.

AUTUNNO DELLA CONSAPEVOLEZZA: ancora 39 giorni di rinnovate conferme

GIORNO 21: la #passione fa girare il mondo, anche quello degli #indifferenti La passione è un talento, è un modo di vivere con ardore, con sentimento, con sofferenza ogni istante della tua vita. Sopprimerla è un reato e se ti senti, in qualche modo, costretto a farlo, hai subito una violenza. Oggi mia figlia è tornata a casa e mi ha raccontato che a scuola hanno svolto un tema. Il titolo era: "E' meglio studiare per seguire un percorso professionale ragionato o studiare per seguire un sogno individuale dettato dalla passione?" Io vivo di passioni. Il luogo dove vivo, la campagna. è una mia passione, il lavoro che faccio è anche una grande passione, cucino solo per passione diversamente riscalderei cibi, viaggio spinta dalla passione e fotografo esternando un forte sentimento per ciò che osservo. Ho una figlia che per seguire una grande passione sta sacrificando i suoi anni adolescenziali e un marito che si sposta vorticosamente in Italia, Europa e oltre per lavoro

AMA IL #CASTELLODIAMA

Del resto non puoi non amarlo è l'apoteosi di questo sentimento. Un lembo di terra chiusa ad anfiteatro, nascosto al confine del Chianti Classico nel comune di Gaiole in Chianti. Solo un piccolo cartello lo indica. E' un borgo silenzioso, preservato dal flusso dei turisti di massa vogliosi di vivere un'avventura vinicola in periodo di vendemmia. Non ci sono molti cartelli, solo geometrici vigneti spogliati del superfluo in preparazione del lieto evento, sovraccarichi olivi in corso di maturazione, case e casali in pietra perfettamente preservati e sedi di palazzi signorili risalenti ad un'epoca antica. Lasci l'auto nel parcheggio adiacente la cantina e subito ciò che ti colpisce è il rispetto. Nessun vociferare fastidioso, tutto ciò che vedo mi appare adatto, niente è fuori luogo, niente è finzione, ogni pietra o sasso è conservato nella sua forma e colore originale. Ti aspetti di vedere dietro l'angolo un cavaliere di passaggio in cerca di ristoro. E' e

AUTUNNO DELLA CONSAPEVOLEZZA: ancora 40 giorni di rinnovare conferme

GIORNO 20: la #vendemmia ha rapito mio marito Anche quest'anno la vendemmia ha rapito mio marito. Nessuna richiesta di riscatto, nessuna telefonata anonima, è sparito una mattina di settembre. Insieme a lui hanno rubato, biancheria intima per circa quaranta giorni, tre paia di jeans, un manipolo di t-shirt, camicie scozzesi in flanella, felpe, stivali di gomma, un deodorante, shampoo, bagnoschiuma e un telefono cellulare, il suo. Fortunatamente qualche tempo fa, mossa da insoliti sospetti dovuti all'inspiegabile quantità di sacchetti pieni di grappoli d'uva comparsi nel frigorifero di casa, avevo scaricato sul suo telefono una App, di cui non farò nome, che mi permette, di verificare in qualunque momento la posizione dello stesso. Salvo dimenticanze o furti dovrebbe corrispondere al luogo in cui si trova, mi dico. Niente da fare, dal giorno del rapimento la App mi continua a confermare "posizione non disponibile". Se non aprite tutte le wi-fi bloccate o megl

L'ESTATE DELLA CONSAPEVOLEZZA DA OGGI DIVENTA AUTUNNO DELLA CONSAPEVOLEZZA: ancora 41 giorni di rinnovate conferme

GIORNO 19: #buttaticheèmorbido Lo dico spesso e lo dico a tutti coloro che sono insicuri o titubanti. Lo dico a mia figlia e a volte anche a me stessa. La certezza, la perfezione degli eventi, la congiunzione astrale favorevole quando serve, non esiste pertanto perché aspettare. Beh con questa teoria credo di aver fatto alcune delle più grosse scemenze della mia vita ma con un briciolo di fortuna, ringrazio di essermi buttata. A volte si sbaglia ma buttandosi con le migliori intenzioni non è come sbagliare di proposito e consapevolmente è piuttosto come ritardare un lieto evento. Perciò cari insicuri o titubanti del genere umano non lasciate spazio a chi è più intraprendente di voi, prendete coraggio e buttatevi perché solo così saprete riconoscere i vostri limiti. Limiti che non devono frenarvi nella realizzazione dei vostri intenti ma bensì spronarvi a ricostruire nuove partenze e nuovi obiettivi. Quando sei sul baratro, sull'argine o sulla linea di demarcazione tra la tua i

L'ESTATE DELLA CONSAPEVOLEZZA: ancora 42 giorni di rinnovate conferme.

GIORNO 18: #Converse All star , status libertàtis Noi, figli degli anni sessanta abbiamo collezionato All star dalla pre adolescenza. Possedere l'ultima All star in commercio significava entrare nel Ghota dei ribelli, dei giovani contro i matusa, degli anticonformisti. Se in aggiunta guidavi una vespa sgarruppata , eri un leader. Nell'arco di una vita ho avuto All star di tutti i tipi, modelli e colori e ancora oggi nell'armadio ne vedo almeno una decina, alcune bucate, alcune sfilacciate o senza lacci ma tutte utilizzabili in egual maniera. Chissà se Chuck Taylor pensava di diventare così popolare. "Mi sveglio, gioco a basket, ho bisogno di una scarpa nuova, la penso, la faccio fare e ops entro nelle case di mezzo mondo." Era il 1923, esattamente 93 anni fa, come fosse ieri. Quando comprai la mia prima All star ero in estasi, mi sentivo grande, camminavo a testa alta con evoluto senso di libertà. "Fate largo ho le All Star ai piedi. Mi vedete?&qu

L'ESTATE DELLA CONSAPEVOLEZZA: ancora 43 giorni di rinnovate conferme

GIORNO 17: #lamusicahaunpeso Sembra troppo ovvio vero? D'altronde siamo nella sezione Consapevolezze che speravate di trovare. La musica ha un peso nella vita di ognuno. Ogni istante, ogni giorno, mese, anno, secolo è scandito da una melodia. Il primo giorno di scuola, di liceo, la prima vacanza da sola, il primo bacio, la prima volta, un viaggio, una cena, un concerto, la vostra canzone, quanti ricordi ti legano alla musica, infiniti. A proposito di questo argomento vorrei raccontarvi un aneddoto, un breve stralcio di vita passata. Suono uno strumento, la chitarra. O meglio strimpello calpestando le corde di un prestigioso strumento, oro nelle mani di una grezza manovratrice di plettro. Ho iniziato adolescente grazie alla forte spinta di Alessandra e Susanna, nell'ordine la sorella e la mia amica di sempre. Tre pazze scatenate determinate a divertirsi cantando o meglio urlando insieme a squarciagola. Il nostro M° Giampiero con noi diventava letteralmente matto. La teor

L'ESTATE DELLA CONSAPEVOLEZZA: ancora 44 giorni di rinnovate conferme

GIORNO 16: #ilpossessononesiste Credo di aver già trattato questo argomento perchè mi è molto caro in quanto controtendenza con l'opinione pubblica. Sono fermamente convinta che il possesso sia un'illusione al pari di un'elucubrazione mentale che ci autoinfliggiamo. Preferisco rinominare la parola possesso con custodia temporanea. La vignetta è abbastanza esplicativa del mio credo, in aggiunta però vorrei esprimere ancora qualche concetto. Non sei uno sceicco, ne un politico, ne principe o ricco possidente, sei una persona normale che lavora per vivere e far vivere in maniera dignitosa la propria famiglia. Compri una casa, un cubo di mura da ritinteggiare ogni anno, un manipolo di mattonelle da calpestare e proteggere, chilometri di fili elettrici che rispondono ad una normativa mai aggiornata, un collegamento rigorosamente al gas metano per proteggere l'ambiente, fai un mutuo per 40 anni :( , paghi IVA, imposta di registro, imposta ipotecaria, imposta catastale,

L'ESTATE DELLA CONSAPEVOLEZZA: ancora 45 giorni di rinnovate conferme

GIORNO 15: l'essenzialità del #colpodicoda Quando hai finito le tue vacanze e ti senti già abbattuto e proiettato o meglio catapultato tuo malgrado nel vorticoso mondo del quotidian-lavoro, questo proprio questo è il momento esatto di un vero inaspettato Colpo di Coda. Il sano Colpo di Coda altro non che una reazione disperata ed imprevista per prolungare di ancora qualche giorno il benessere mentale acquisito. Io sono una specialista dei Colpi di Coda, essenziali e goderecci a volte necessari e gratificanti anche durante l'anno. Il più delle volte non richiedono una particolare attenzione ma tanta tanta volontà di continuare ad evadere. Piccole aggiunte al pari di una puntina di zucchero in più o una spalmata di Nutella leggera su una lingua di gatto, una briciola di maionese sulla patatina al forno, un cucchiaino di panna dolce sul cono gelato. Ho reso l'idea? Cronaca di un perfetto Colpo di Coda. Partenza giovedì per Bolgheri. Giornata al mare a Marin

L'ESTATE DELLA CONSAPEVOLEZZA: ancora 46 giorni di rinnovate conferme

GIORNO 15: #il ragudinonnaGeltrude Non esiste assolutamente nessuna consapevolezza più consapevolezza di questa. Mi accompagna da una vita l''odore del ragù sul fuoco la domenica mattina. Cari amici vegani o vegetariani non potete capire, potete solo immaginare. Quel profumo ricco, intenso, avvolgente che riempie tutta la casa meglio, molto meglio dei vostri infusori zen. Per dimostrarvi il livello di consapevolezza condividerò con voi la ricetta di famiglia tramandata dalla nonna Geltrude: battuto di sedano, carota e cipolla per soffritto; 1/2 bicchiere di vino bianco; 2 etti di macinato scelto; 5 etti di salsiccia 1 tubetto di concentrato di pomodoro. Il segreto è la cottura molto molto molto lenta anche per 4-6 ore. Tagliatelle o tortelloni fatti in casa e vi garantisco che diventerà immediatamente anche una vostra consapevolezza della quale non potrete più fare a meno.

L'ESTATE DELLA CONSAPEVOLEZZA: ancora 47 giorni di rinnovate conferme

GIORNO 14: #losgomentodell'impotenza 26 settembre 1997 ore 2.33. Foligno. #Terremoto: scossa 5.8. E' notte, dormo nel mio letto. All'epoca abitavo a Foligno alle porte del centro storico nell'unico grattacielo della città. Sette piani. Abitavo al settimo, con uno splendido terrazzo con vista panoramica sulle colline circostanti. Dormo di un sonno profondo e il mio cane, Pongo, un dalmata color bianco e marrone scuro, dorme sul tappeto in fondo al letto, come sempre. Dicono che i cani sentono in anticipo questi eventi ma vi garantisco che Pongo dorme dello stesso sonno profondo di cui sopra. D'improvviso un boato fortissimo e la netta sensazione che qualcuno stia tentando di buttarmi giù dal letto con tenaci spintoni. Mi sveglio ma non capisco cosa stia succedendo. Non riesco a stare in piedi. Al settimo piano è come la punta di una sciabola. Cadono bicchieri, tazzine e i piatti suonano una musica folle dentro i mobili. Pongo mi guarda, io mi butto a terra ma

L'ESTATE DELLA CONSAPEVOLEZZA: ancora 48 giorni di rinnovate conferme

GIORNO 13: Emma e la #Maremma. Ho conosciuto una bambina di nome Emma in vacanza in Toscana questa estate. Era molto felice perché sembrava che in spiaggia la conoscessero tutti e si rivolgessero a lei con un curioso vezzeggiativo che le sembrava più che mai adeguato visto che si trovava proprio al mare: "Mamma come mai mi conosce anche il bagnino? Mi guardava e diceva... Mar Emma...". La mamma sorrise e le chiese: "Tu cosa stavi facendo?" Emma in tutta la sua ingenuità ripose: "Niente mamma, stavo riempendo di sabbia uno sdraio vuoto, così sembrava nascosto." Qualche ora dopo Emma torna dalla mamma: "Mamma lo sai che la signora dell'ombrellone in prima fila mi conosce anche lei." E la mamma: "Davvero, come hai fatto a capirlo?". E lei risponde: "Stavo correndo su e giù per la spiaggia e qualche volta le sono passata molto molto vicino poi lei una di queste volte mi ha salutato a voce alta....Mar Emma...". Il gi

L'ESTATE DELLA CONSAPEVOLEZZA: ancora 49 giorni di rinnovate conferme.

GIORNO 12: #incubovaligia Odio fare le valige. Non so mai cosa metterci dentro e va a finire che le riempio di vestiti e cose che poi non uso mai. Vado in montagna e porto, costume e ciabattine, vado al mare e infilo sempre troppe felpe o jeans. Insomma è una vera patologia. Sono decisamente negata. Sogno di partire per una vacanza con solo spazzolino, dentifricio, una biancheria intima di ricambio, una t-shirt, un pantaloncino, un vestito, un sandalo, una scarpa da ginnastica e sicuramente i trucchi, semmai aggiungo un telo da spiaggia, un costume e un balsamo per i capelli, stop. Da questo ho dedotto che rendo il mio massimo con le valige stile trolley, dimensione week-end, ovvero una notte. Per una notte non ho veramente problemi. Mi sento serena e preparo il bagaglio in totale scioltezza. Riesco anche ad aggiungere un completo per la notte e tutte le mie cremine. A questo punto le opzioni sono due: o mi organizzo una vacanza margherita, ovvero partendo e rientrando, partend

L'ESTATE DELLA CONSAPEVOLEZZA: ancora 50 giorni di rinnovate conferme.

GIORNO 11: #hobisognodibianco Nel 2000 la mia vita era un groviglio di stramberie confluenti in un vortice lungo e scuro. Nel 2001 in fondo al vortice intravedevo un barlume di luce che si avvicinava sempre di più. Poi d'improvviso ero circondata di colori. Pareti rosa acceso, verde pisello, arancione, bordeaux, turchese ma mai bianche. Come se non bastasse, quadri pop, estremamente vivaci con soggetti di ogni genere purchè ricchi di colore. Per vostra informazione, non ho mai fumato canne o preso allucinogeni, diciamo che non ne avevo bisogno :)) Non è la visione di una folle ma la realtà di un'anticonformista in perenne lotta con ciò che dovrebbe o vorrebbe essere. Vivere nel colore era un'esigenza fisica e mentale. Dopo il periodo dark, dentro e fuori, c'era bisogno di vivacità esagerata. Inaspettatamente, dopo qualche anno, nel 2015, è successo qualcosa, non so bene cosa ma come d'incanto subisco il richiamo del bianco. Bianche, le pareti, le lenzuola, le

L'ESTATE DELLA CONSAPEVOLEZZA: ancora 51 giorni di rinnovate conferme.

GIORNO 10: #allucevalgo Mia nonna Geltrude lo aveva, mia mamma lo ha, mio zio lo ha, io ce l'ho, mia figlia è una predestinata. Se è vero che una persona su 5 ce l'ha, la mia famiglia ha salvato 20 persone. Non male. Sto parlando dell'alluce valgo o cipolla insomma quell'antiestetica pallina che fuoriesce dall'interno del piede e che per qualche strana forma di percezione meteorologica ti comunica le variazioni del tempo con attacchi di dolore localizzato. Quell'estensione indesiderata che ti deforma tutte le scarpe fino a farle diventare perfette per ET telefono casa. Quella protuberanza che ti costringe a comprare i sandali tedeschi di Tata Matilde. Una vita a desiderare di indossare le scarpe di Jimmy Choo con tacco 12 (solo noi donne possiamo capire) e scoprire che è una patologia riservata per lo più a noi umane di sesso femminile. Sono veramente grata di tutte queste delicatezze che qualcuno ha voluto riservarci: il seno e la conseguente e perenne lot