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Visualizzazione dei post da 2011

NATALE 2011: anteprima di un anno bizzarro.

Questo è solo un augurio. L'augurio, per ognuno di noi, di trascorrere un Natale sereno in famiglia. Credo che sereno sia la parola chiave o meglio, sereno in famiglia,  perchè al di fuori di essa nulla ci fa pensare alla serenità. Un piccolo stato, il più desiderato dai turisti di tutto il mondo, il più ricco di arte, storia e cultura, tenuto sotto scacco da una gestione sciagurata, protratta negli anni, dell'economia e del risparmio del popolo e per questo ridicolizzato anche dai paesi un tempo definiti sottosviluppati. Sembra la trama di un cine-panettone. E detto ciò la spinta per il 2012 è alimentata da una seconda parola chiave: ottimismo . Difficile da toccare o da rubare e di grande effetto. Stiamo vivendo nella storia del nostro paese un caso estremo e come in tutte le situazioni analoghe l'elemento scatenante farà la differenza. Qualcosa succede sempre e noi e la nostra dose massiccia di ottimismo saremo pronti a beneficiarne. Un augurio a tutti voi.

DORMIRE TRA I VIGNETI: La Lupaia Torrita di Siena (SI)

Oggi per la sezione Dormire tra i Vigneti , voglio parlarvi di una struttura nascosta nella campagna circostante Montepulciano dove la sosta può avere un sapore inconsueto, gradevole e familiare. La famiglia Marzulli dopo anni di esperienza nel campo della moda con la creazione e lo sviluppo del marchio El Charro , ha intrapreso una nuova sfida nel settore turistico con l’apertura nel 1994 dell’Hotelito Desconocido in Messico. Un relais di lusso, fatto di legno, fango e bambù, sito sulla costa del Pacifico, all’interno di una riserva naturale, senza energia elettrica, solo candele e pannelli solari. Inevitabilmente riaffiora in loro il desiderio di ritornare in Italia, in particolare in Toscana dove la famiglia possiede, da sempre, una proprietà, amata e conservata fino ad allora, per goderne durante brevi periodi di vacanza. Lo spirito di ospitalità, acquisito negli anni, ha accompagnato la decisione di ristrutturare e trasformare, in dimora per l’accoglienza, il casale e crea

CASALECCHIO: un libro e tanti ricordi

Si è svolta lunedì 14 novembre alle ore 17 a Casalecchio di Reno presso il Cafè C’est la Vie in Via Garibaldi, la presentazione del mio libro “Mio Dio quanto è bello Mario…ario…ario”. La presentazione rientrava nel programma della Festa di San Martino che ogni anno propone sempre nuove iniziative ludico-culturali a copertura di sei giornate di attività i cui fondi raccolti andranno a finanziare molti progetti di solidarietà. Ho trascorso a Casalecchio tutta la mia infanzia e adolescenza poi sono partita con l’idea di trovare, lontano dalla mia città, qualcosa che temevo aver perduto. Ho girovagato per molti, molti molti anni e soltanto dopo aver trovato il mio prezioso tesoro ho rinvenuto me stessa e anche la mia città. Nel frattempo però Casalecchio non si è fermata e non ha deluso alcuna aspettativa di crescita e ogni volta che ho occasione di trascorrere, anche solo qualche ora, tra le vie della città, mi accorgo che è sempre più giovane e in fermento. Ed ecco che mi imbatt

ALSAZIA: Vino e cicogne di Monica Brini

Disegno su cartolina di Hansi “Guarda sul tetto di quella casa. Hanno fatto costruire un nido con una cicogna finta. Forse porterà fortuna. Che strana gente! Orca peppa ma si muove. Non è finta. E’ vera!” Dopo soli dieci metri, ecco il cartello: Hunawihr – Parco delle Cicogne. Disegno su cartolina di Hansi Alziamo lo sguardo e ci accorgiamo che sopra ad ogni tetto a spiovente adornato di tegole colorate, ogni torre, ogni campanile, compare un nido di cicogne sotto il quale però cola una melma di escrementi della quale pare che ogni cittadino sia fiero. Realizzeremo solo dopo aver passeggiato lungo le vie di Riquewihr che la cicogna è il simbolo dell’Alsazia e che proprio in questa Regione della Francia ha trovato la giusta condizione per riprodursi e vivere serenamente protetta da un’intera popolazione. Il confine con la Germania è molto vicino e influisce in maniera evidente su cultura e tradizioni di questo luogo che per anni ha lottato per la sua ident

PRESENTAZIONE LIBRO: 14Novembre a Casalecchio di Reno

Il giorno 14 novembre prossimo alle ore 17 presso il Cafè C'est La Vie di Via Garibaldi 74 a Casalecchio di Reno sarà presentato il mio libro a cura di Casalecchio nel Cuore in occasione della Festa di San Martino.  Classe V Elementare Scuola Primaria G.Garibaldi anno ???? La Festa di San Martino per Casalecchio è da sempre considerata la festività più importante. San Martino è il patrono della città e sostiene ogni anno, ormai da sedici edizioni, un messaggio di aiuto concreto dalla comunità per la città stessa. Durante le cinque giornate di festa vengono svolti eventi, concerti e spettacoli vari. Inoltre le associazioni di volontariato organizzano stands gastronomici il cui ricavato è sempre devoluto a sostenere progetti di solidarietà.  Sono senza dubbio onorata di essere stata invitata a far parte di questa grande organizzazione e spero di meritarne il loro interesse. Io sono cresciuta a Casalecchio dove ho trascorso la mia infanzia e adolescenza. Da molti anni non vi abit

MA QUALE BICCHIERE di Monica Brini

Finalmente sta tornando, a minuti dovrebbe essere qui. E’ tutto pronto e questa volta, sono sicura di aver messo i bicchieri giusti. Almeno spero. L’ultima volta che venne a trovarmi, di ritorno da Sonoma, ricordo che portò un fantastico Pinot Nero da degustare insieme. Ero assolutamente certa che un calice da vino rosso qualunque, sarebbe stato perfetto. Mi ero informata da un’amica, il cui figlio è direttore di sala in un rinomato ristorante in città ma Carlo non appena vide la tavola e la schiera di bicchieri, che con gioia e presuntuosa certezza avevo preparato, mi disse: “ Mamma, perfavore, un Pinot Nero che ha attraversato l’Oceano Atlantico lo vuoi uccidere in questo misero bicchiere ?!” “Ah no? E dove lo vogliamo uccidere?” ho risposto con prevedibile sarcasmo. Ovviamente non avevo altri bicchieri quindi, con maniacale sofferenza Carlo accettò di degustare il Pinot Nero di Sonoma nei calici da vino rosso qualunque, che avevo accuratamente preparato. Sono passati due mes

ARTE E VINO di Monica Brini

Il mondo del vino si presta in modo particolare a sviluppare forme creative d’arte. Mi è capitato di trovare etichette realizzate da pittori più o meno famosi o di leggere controetichette con espressioni di scrittori attuali o citazioni di autori eccelsi. Ho visitato cantine realizzate da architetti stravaganti e barricaie sedi improvvisate di mostre d’arte post moderne. Due mondi apparentemente distanti se non si considera che un grande vino è già di per sé un’opera d’arte fruibile. Un’opera d’arte a più mani frutto di un lavoro di squadra e forse, proprio per questo, di grande pregio. Vi parlerò ancora del connubio arte e vino soprattutto perché è senza dubbio la combinazione che più di appartiene e mi rappresenta. Queste etichette sono state da me realizzate con una tecnica mista, acquarello e china, per soddisfare una richiesta di Franco Bengasi, proprietario della Wine Emporium di New York. Franco, oltre ad essere a capo di una società che importa vino è soprattutto

#COLLALTO, WILLIS E COPPA DEL MONDO di Monica Brini

Come vi ho già raccontato, la visita nel Collio di qualche tempo fa è iniziata con una sosta a Susegana, un piccolo paese vicino a Conegliano, ospiti della Cantina Collalto da sempre una delle più antiche e importanti realtà vitivinicole della Provincia di Treviso. Arrivati in cantina siamo accolti da Leonardo Ricci, responsabile commercialde dell’azienda. Una persona incredibilmente cordiale, solare, dall’aria affabile, gentile e disponibile. L’occhiale da vista dalla montatura estrosa e colorata denota una certa sensibilità e cura di sé, così immagino del suo operato. L’imponente presenza fisica mi fa pensare a lui come un goliardico buongustaio, amante dei piaceri terreni della vita. Il costante sorriso sulle labbra lo rende inoltre particolarmente simpatico. Dopo una breve chiacchierata di convenevoli e piacevoli parole scambiate, ci introduce Mirco De Pieri, l’agronomo, che ci propone un giro tra i vigneti a bordo di una Jeep Willis della seconda guerra mondiale.  Mi

#LANGHE E ROERO di Monica Brini

Di nuovo al seguito della coppia di esperti di vino più stranamente assortita che io conosca, per una visita in Piemonte, nelle Langhe e Roero. Vi confesso che  fino ad oggi pensavo che Langhe e Roero fossero un’unica località. Ovviamente mi sono guardata bene dall’esprimere questa mia valvola d’ignoranza in loco in quanto percepisco subito qualche stranezza nel manifestare attenzioni reciproche tra i produttori di queste due aree ben distinte, casualmente divise dal passaggio silenzioso del fiume Tanaro. Veduta delle Langhe dal Colle dell'Annunziata Giunti ad Alba, la Capitale delle Langhe, si ha subito la percezione della particolarità di questo luogo. Siamo sopraffatti da un susseguirsi di colline interamente ricoperte da vigneti. Pochi boschi o prati coltivati, qualche strada sterrata a delineare i confini dei vari possedimenti ma soprattutto interminabili vigneti dai filari perfetti, quasi maniacali. Un paesaggio morbido ci accoglie, dove svettano all’apice dei colli,