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Visualizzazione dei post da 2015

#STOCCOLMA: #STICKA E FIKA

Ancora intorpidita dall’inaspettato calore svedese, cerco con accanimento di trovare un difetto a questo popolo che ha trasformato la fika nel più comune rituale quotidiano ovvero, una pausa caffè. Volo Lufthansa via Monaco, puntualissimo e privo di sobbalzi. Atterrati all’aeroporto di Arlanda abbiamo preso il comodissimo treno Arlanda Express che in 20 minuti esatti ci accompagna in centro città. Hotel di catena, strategico ed essenziale. Dopo aver letteralmente lanciato le valige in camera, abbiamo rispolverato la metodica vintage della cartina alla mano e ci siamo addentrati nei vicoli di questa splendida città. Non è freddo quanto immaginavo ma alle ore 15,30 il sole tramonta e si accendono le prime timide luci di Natale. E’ la mia prima volta a Stoccolma e superato il ponte che ci separa da Gamla Stan, la città vecchia, guardandomi attorno, capisco subito che tre giorni non basteranno assolutamente. Stoccolma non è una città qualunque, non ne esiste una simile. La chiam

#PARIGI REWIND: NEL NOME DI CHI

L'11 Settembre 2001, Allegra, aveva 55 giorni di vita e io subito pensai che non era quello il mondo che avrei voluto per lei. Il mese scorso, dopo un week-end trascorso tra eventi, aggiornamenti e dibattiti, Allegra aveva paura e non riusciva a dormire. Oggi oltre alla paura si è aggiunta la rabbia dettata dalla non comprensione. Non è facile spiegare ad un'adolescente piena di entusiasmo e di sogni come sia possibile che accadano tali barbarie al centro di un paese civilizzato e pieno di cultura come l'Europa. Qualche giorno dopo, partecipai alla riunione del Consiglio di Classe del Liceo che frequenta a Firenze dove l'unica preoccupazione emersa da parte dei docenti era rivolta allo scarso rendimento nel compito in classe di motoria o alla lentezza di apprendimento sullo studio dei Promessi Sposi per non parlare della lamentela sulla superficialità con cui vengono svolti i compiti a casa. Non importa molto se per la terza volta nella loro breve vita di student

VALENTINO O NIENTE

Caro Valentino, forse hai fatto una C o forse no, d'altronde sei un Grande e come tale entri d'ufficio in quella categoria di Grandi che hanno fatto almeno una C nella loro vita. Voglio farti qualche esempio: Leonardo da Vinci fece una grande C di prospettiva nel suo famoso dipinto L'Annunciazione Benito Mussolini fece una grande C entrando in guerra al fianco di Hitler, William Orton della Western Union fece una grande C rifiutando il brevetto del telefono solo perchè aveva già il telegrafo, Franklin Delano Roosevelt fece una grande C ad ascoltare la teoria del Memorandum McCollum che portò alla tragedia di Pearl Harbour, Romeo fece una grande C ad avvelenarsi. Come vedi sei in buona compagnia e nonostante le enormi C commesse nella storia, quando uno è Grande rimane Grande per sempre. Io sono il frutto della tua grandezza: repellente alla maggior parte di eventi sportivi se non di richiamo planetario, riesco ad addormentarmi durante una finale di Champions

POCA SPESA TANTA RESA. Il libro di ricette di NoSprechi Onlus di Imola

Il punto. Se penso al periodo storico in cui stiamo vivendo mi rimbalza nella mente una sola parola, contraddizione. Festeggiamo l'arrivo del terzo millennio con un bicchiere di Champagne Francese nella mano sinistra tenendo la mano destra pronta a spegnere il computer a causa dell'ansia infondata per il più grande BufalVirus di tutti i tempi; l'Onu proclama il decennio internazionale per la Cultura della Pace e della Non Violenza mentre negli Stati Uniti Bush ruba la vittoria alla Presidenza e un anno dopo le Torri Gemelle, a New York, subiscono un attacco terroristico dando inizio ad una guerra dove poter impegnare tutte le sue costose dotazioni materiali e umane. Poi siamo stati invasi da un nuovo tipo di guerra mondiale, mediatica e psicologica, apparentemente troppo raffinata perchè sia così evidente ma distruttiva a tal punto da togliere decenza e sicurezza al comune cittadino. Per comune cittadino intendo la persona onesta, quella regolare nei pagamenti, ocul

CORRIDOIO VASARIANO: non solo Uffizi e lode a Eleonora Di Toledo

E' domenica, sono le 6,30 del mattino e siamo già svegli. Folli? Sì ma talmente curiosi da superare la sensazione di cuscino morbido e trapuntina calda per buttarci con scarpe antipioggia e ombrellino tattico nel centro della Firenze assonnata. Oggi abbiamo un grande appuntamento, tanto atteso per aumentarne il desiderio, oggi visitiamo il Corridoio Vasariano. Disegno di M.Brini Se sei fiorentino, fa parte della tua vita di tutti i giorni, se sei un turista, lo intravedi non capisci ma vorresti, se vivi Firenze, sai esattamente di cosa stiamo parlando, il suo valore e non vedi l'ora di poterci entrare. Questo è il nostro caso. Così finalmente, grazie al famoso detto "la persona giusta al momento giusto", incontriamo per caso sul web Laura Lolli, una giovane guida fiorentina e ci affidiamo alla sua organizzazione per questa Esperienza. Per spiegare cos'è il Corridoio Vasariano dobbiamo vestirci nei panni di corte del Granduca di Toscana Cosimo I Dè Medi