Nessuno dovrebbe morire di morte violenta per aver disegnato o scritto qualcosa, quindi per aver espresso un proprio pensiero. Fino a qualche giorno fa non sapevo nemmeno dell'esistenza di Charlie Hebdo non credo per ignoranza direi piuttosto per puro disinteresse. Non amo particolarmente la satira o meglio non amo certi tipi di satira. Dopo aver letto o sentito o visto un episodio di satira dovrei sorridere, magari sorprendermi, a volte dissociarmi, senza dubbio riflettere. Pur non amandola mi aspetto questo dalla satira, una visione estremizzata che mi porti a fare una riflessione in maniera divertente e consapevole. E' così che la satira diventa la più grande dimostrazione di libertà di espressione. E questo è ciò che mi sento di difendere. Non credo che Charlie Hebdo in quanto prodotto satirico, autodefinendosi, in copertina, giornale irresponsabile, si possa identificare nella fantasia umoristica sopra descritta. Un giornale che stampa un milione di copie ...
RACCONTO LE MIE EMOZIONI, SPESSO NEL MOMENTO ESATTO IN CUI LE VIVO