Paolo Maurensig è uno scrittore contemporaneo nato a Gorizia
nel 1943 il cui stile si identifica in un misto di delicatezza e mistero,
caratteristica evidente in molte delle sue opere.
In principio sono stata rapita dal suo primo romanzo, “La
variante di Luneburg”, il cui racconto ruota attorno al mondo degli scacchi in un
periodo storico di grande dolore per l’umanità, quando il nazismo era a capo di
un progetto famelico e senza speranza per molte persone costrette a
sopravvivere nei campi di concentramento.
Dalle prime pagine trasmette curiosità, ansia e voglia di
riscatto. La scorrevolezza del testo e l’eleganza delle sue parole, ti
conducono nel suo mondo con tale naturalezza che hai la sensazione di vivere le
sue inquietudini. Ho avuto subito voglia di compiacermi di un’altra delle sue opere. Ho
letto “Canone Inverso” e mi è rimasto nel cuore. Ho riso, ho pianto e ho amato
la musica con più consapevolezza per il significato che conserva nella vita di
alcune persone.
Non mi è bastato. Mi sono tuffata nell’intrigo psicologico
dell’”Ombra e la meridiana” dove un fotografo attraverso le sue immagini,
appare indiscreto nella ricerca affannosa di riprodurre gli aspetti decadenti
di un uomo in fin di vita. Ne sono rimasta scioccata ma non abbastanza. Ho
comprato e assimilato con una velocità inaspettata, “Il guardiano dei sogni”. Un
ulteriore intrigo costruito su una vicenda dolorosa dove le personalità si
sdoppiano e si incrociano in maniera apparentemente incomprensibile.
Una lettura complessa nella quale più volte, per essere
certa di non aver perduto alcun dettaglio, mi sono ritrovata a rileggere la stessa pagina. Alla fine ero senza parole e stupita per il turbinio di emozioni che continuavano a ritornare come un rigurgito costante. Quell’ultima
frase continuava ad echeggiare nella mia mente: “Due corpi una sola anima”.
Sono libri talmente coinvolgenti ed avvolgenti che brami l’ora in cui,
rilassato, riesci a dedicarti completamente alla lettura. L’ultimo dei libri di
Paolo, ormai compagno di serate al chiar di lampadina, che ha soggiornato sul
mio comodino per un breve periodo, è stato “La venere lesa". Finalmente parliamo
d’amore ma pur sempre turbato e insoddisfatto e pur sempre parte integrante di
un intrigo di sentimenti ed emozioni di strazio senza né vincitori né vinti.
Trovo nei suoi libri la ricerca di affetti profondi da infondere ed
affondare nella spiritualità dei lettori e per questo hanno lasciato in me un
ricordo piacevole, di pura complicità.
Andrò senza ombra di dubbio alla
ricerca delle opere che non ho ancora letto ma che presto entreranno di diritto
nella mia piccola, personale biblioteca.
Ciao Monica. Sono Nicole la moglie di Jack. Non lo sapevo che tu avessi un blog sui libri e letteratura. Anche io sono un'appassionata. No conosco questo autore ma leggerò qualche sua opera. Grazie!
RispondiEliminaCiao Nicole, mi fa piacere che tu mi abbia scoperto. Continua a seguirmi magari riesco ad incuriosirti ancora con qualche altra lettura. Puoi leggermi anche sul blog della Malowine e sul blog della Scuola Musica Greve. A presto.
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