IL LOGO: per avere una marcia in più basta avere un 6speed

Me in versione ... sono pronta!

Mi è stato chiesto di creare un logo. Non è la prima volta ma questa richiesta ha preteso tutto il mio impegno e la mia concentrazione al pari di una sfida aperta con me stessa. Il logo deve identificare il soggetto, persona fisica o azienda che sia pertanto è necessario conoscere il cliente, la sua storia, il suo modo di essere e la sua visione del futuro.

Wow, una vera fortuna, finalmente per una volta sono agevolata ma veramente agevolata.

Il cliente è Tiziano Vistalli, esigente, testardo ma pur sempre mio marito quindi non posso fare a meno di pensare che la fase uno della creazione del logo è superata.

Me in versione ... pensa pensa e vedrai
che la soluzione troverai!

Ora si tratta di concretizzare, ovvero, mettere in moto la creatività per soddisfarne le aspettative .

La fase due ha richiesto molto più tempo del previsto. La speranza di colmare ogni sua pretesa è alta e il cliente incontentabile.

D’altronde esprimere in un semplice segno, passato, presente e futuro non è affatto scontato. Poi, l’illuminazione. In effetti, ho pensato di ripercorrere mentalmente, scavando nei ricordi di un passato non così recondito, le varie fasi di crescita professionale di una persona che si è costruita un futuro sulle proprie forze rincorrendo i propri sogni.

Me versione ... con il sangue alla
testa si ragiona meglio!

Nato in una zona non propriamente nota per le sue aree vinicole, ha rincorso il desiderio di tuffarsi letteralmente nel mondo del vino al pari di un valdostano con il sogno di imbarcarsi su un sommergibile della marina americana. La facoltà di enologia ancora non esiste ma trova la giusta via per apprendere quelle nozioni necessarie ad iniziare un percorso, frequentando l’unico indirizzo all’epoca possibile.

La prima esperienza in Sicilia lo porta sul campo, nel vero senso della parola. Inoltre un campo non proprio semplice. Giovane, inesperto, tenace ha vissuto questo periodo godendo a pieno delle ridontanti tradizioni di una terra generosa. Poi viene travolto dalla prima vera svolta nel suo percorso professionale e qui scopre il vitigno che rapirà per sempre la sua anima vinosa: il Sagrantino.

Anni e anni di vissuto, dove vendemmia dopo vendemmia assorbe ogni goccia di sapere per trasformare questi piccoli semplici acini d’uva, nel vino magistralmente prodotto in questa modesta e circoscritta zona della verdissima Umbria.

Senza rendermi conto ecco che arriva la parola chiave, la chiave di volta, il faro nella nebbia, l’acino.

Acino come inizio della fase enologica nella manipolazione di un nuovo vino; acino come elemento senza il quale nulla si potrebbe creare; acino come riferimento imprescindibile; acino come realizzazione di una passione perseguita, cercata e voluta da sempre.

A questo punto inizia la vera elaborazione oggettiva. Acino ma quale e come?

Me in versione ... ora mi viene, lo so che mi viene!

Schizzi, disegni, fogli strappati, capelli strappati poi, finalmente, la magia del creativo ha colpito proprio me.

E così fu.

E logo fu.

La soddisfazione è palpabile e c’è di più, il cliente sembra soddisfatto. L’acino lo rappresenta e la flessibilità della grafica corrisponde alla dinamicità del suo modo di essere.

A questo punto la mente creativa ha spaziato a lungo

Grandioso. Un lavoro ben fatto.

Una piccola anteprima per prepararvi allo sviluppo del progetto.

Prima capsula

Seconda capsula

A cosa servirà questo logo? Che prodotto rappresenterà? Facile da indovinare, forse!