Passa ai contenuti principali

ELEZIONI POLITICHE 2013 PART II: attimi di panico alla Casa del Popolo

Omaggio a Peppone

Da qualche anno frequento per ben tre pomeriggi alla settimana, la Casa del Popolo di San Casciano Val di Pesa in quanto la scuola di danza frequentata da mia figlia, ivi dimora.
Il 25 febbraio scorso, giorno delle elezioni politiche la scena che mi è apparsa al mio ingresso è stata la seguente: televisore schermo piatto 55 pollici a parete acceso sul canale elettorale, decine di sedie posizionate a cinema davanti all’oracolo occupate da altrettante persone, perlopiù anziane, che in dialetto toscano stretto non perdevano occasione per commentare ogni istante trasmesso. Nei loro volti, la delusione, la rabbia, la speranza, la voglia di rivalsa, l’incredulità per ciò che stava accadendo. Un uomo anziano di circa 80 anni con l’Unità in mano: “Che grullo il crapa pelata a rimpiattà i Renzi”. Traduzione: “Che tonto Bersani a nascondere Renzi”. L’anziano settantenne al suo fianco rincalza: “T’hai rajone ma unnè punto furbo, l’ha voluho fa a come je pareha e a ora si cincischia e un si pole fa nulla”. Traduzione: “Hai ragione, non è stato furbo per niente. Ha voluto fare come voleva e ora si perde ancora tempo e non si farà nulla”.
L’anziano con il bastone appoggiato al muretto: “E codesto novo a me mi pare riportaho dalla piena ma belle fatto cardo”. Traduzione: “E questo nuovo (Grillo) mi sembra poco competente e mi ha già stufato”.
Nel frattempo i sondaggi continuano a dichiarare la quasi sconfitta del Pd e il tono della voce aumenta e aumentano i dissapori tra di loro.
La nonnina che accompagna il marito più anziano di lei: “Venvia tanto pare pissero e ista lì a gingillarsi con le su ganze”. Traduzione: “Lascia perdere tanto sa di poco (Berlusconi) e sta lì a perdere tempo con le sue donne”.
Insomma il quadro politico sembra alquanto drammatico e forse lo è. Solitamente approfitto del tempo di attesa dell’intera durata della lezione di danza per sbrigare commissioni in paese ma non oggi. Oggi sono rimasta per ben un’ora e quarantacinque minuti in compagnia di una cinquantina di aventi diritto al voto pluridecorati. Nessuna tribuna politica, nessun confronto tra eguali sarebbe valso quanto il pomeriggio alla Casa del Popolo durante lo spoglio. Qui respiri l’essenza del gruppo, della condivisione, del passaggio del testimone da anziano a giovane.
Nessun insulto palese, nessun gesto di cruenta insofferenza, solo la volontà di esserci ma non da solo.
Nello sconforto di un periodo calcificato su una situazione paradossale dove perdere la percezione di correttezza sembra essere il minore tra i problemi, vivere pomeriggi come questi è quanto di più vero ancora esista nelle nostre borgate e speriamo non si annienti per mancanza di consonanti aspirabili.

Commenti

Post popolari in questo blog

CORRIDOIO VASARIANO: non solo Uffizi e lode a Eleonora Di Toledo

E' domenica, sono le 6,30 del mattino e siamo già svegli. Folli? Sì ma talmente curiosi da superare la sensazione di cuscino morbido e trapuntina calda per buttarci con scarpe antipioggia e ombrellino tattico nel centro della Firenze assonnata. Oggi abbiamo un grande appuntamento, tanto atteso per aumentarne il desiderio, oggi visitiamo il Corridoio Vasariano. Disegno di M.Brini Se sei fiorentino, fa parte della tua vita di tutti i giorni, se sei un turista, lo intravedi non capisci ma vorresti, se vivi Firenze, sai esattamente di cosa stiamo parlando, il suo valore e non vedi l'ora di poterci entrare. Questo è il nostro caso. Così finalmente, grazie al famoso detto "la persona giusta al momento giusto", incontriamo per caso sul web Laura Lolli, una giovane guida fiorentina e ci affidiamo alla sua organizzazione per questa Esperienza. Per spiegare cos'è il Corridoio Vasariano dobbiamo vestirci nei panni di corte del Granduca di Toscana Cosimo I Dè Medi

IL CIPRESSO E LA CIPRESSA

La Toscana è la riconosciuta dimora di questo watusso della botanica. Da tempo risulta essere il simbolo dell’ambita vacanza in questa splendida regione. Non esisterà foto o cartolina, testimonianza di un trascorso toscano che non riprenda almeno un cipresso. La Regione Toscana ha organizzato, a novembre scorso, un convegno tenuto da esponenti dell’accademia dei Fisiocritici di Siena, a tema, “Il Cipresso, risorsa e simbolo del territorio senese”. Simbolo, di questo si tratta. Nella mia città di orgine, Bologna, il cipresso è presente solo ed esclusivamente nei cimiteri. Cresciuta con questa convinzione, quando giunsi in Toscana, oltre dieci anni fa, per un lungo periodo a seguire, vissi nel dubbio che la gente seppellisse i propri deceduti nel giardino di casa. Plausibile.  A tal proposito mi tornò in mente una poesia di Ugo Foscolo. .......... All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne Confortate di pianto è forse il sonno Della morte men duro? Ove più il

#SVEZIA: VOLEVO VEDERE L'ALCE

Svezia - Panorama tra Torekov e  Båstad   Siamo alle solite.Partenza intelligente ore 3,30 da Bergamo per Milano Linate. Il volo per Copenhagen parte alle ore 6. Facce stropicciate, capelli allo sbando, abbigliamento simil pigiama, valigie stracolme da veri viaggiatori, partiamo per questa inaspettata vacanza lavoro in Svezia. Sì, sono consapevole che Copenhagen è in Danimarca ma del resto la nostra prima destinazione è nella Svezia del Sud, nella gaudente cittadina di  Båstad  sul Ma re del Nord. Il volo è breve, poco meno di due ore e appena atterrati in Danimarca con le nostre t-shirt estive, prendiamo atto del fatto che, qui fa freddo! Abbiamo subìto un'escursione termica pari a circa 20 gradi che immediatamente ci scompensa il metabolismo. Poi ne godiamo a pieno ritrovando energie disperse dal lontano aprile scorso. Compriamo i biglietti per il treno che ci porterà oltre il Ponte di  Øresund , l'unico collegamento via terra tra le due nazioni. L'avevo già notato