Quest’anno non ho ancora pubblicato il mio tradizionale
augurio di Buon Natale. Non è sicuramente una dimenticanza ma piuttosto una
necessaria pausa di riflessione. Il Natale è una festa che io amo
particolarmente che ogni anno mi offre una grande opportunità ovvero, poter
ricominciare un nuovo anno. Sembra ridicolo detto in questi termini o ancor
peggio banale. No, non lo è. Possiamo affermare che il Natale sta a Monica come
una Sincope all’attività cardiocircolatoria. Una pausa per un nuovo inizio.
Durante il periodo che precede il Natale hai l’occasione per
resettare il tuo vissuto in vista dell’anno che sta terminando. Dove hai
sbagliato, dove puoi migliorare, dove devi cambiare, cosa puoi conservare.
Giunti a Natale hai già le idee più chiare e cominci a
rivedere la scaletta delle tue priorità e ti accorgi che le energie che credevi
esaurite si stanno rigenerando. Un nuovo anno ti attende con nuovi obiettivi,
nuove sfide, forse nuovi problemi da affrontare. Sei quasi pronto. Consapevole
che lo Stato non è ancora in sintonia con i tuoi progetti, non demordi e decidi
che non puoi farti scoraggiare da chi non è in grado di scoraggiare nemmeno se
stesso. Allora cerchi di capire e scopri che non siamo l’unico popolo a pagare il 43% di tasse anzi qualcuno paga
anche oltre ma abbiamo senza ombra di dubbio il primato per essere i peggiori
gestori di danaro dell’universo intero. Se al 43% di tasse corrispondessero
altrettanti validi servizi la sindrome di Brontolo svanirebbe come per incanto.
Purtroppo non è così, purtroppo non è ancora così e per chissà quanto tempo
ancora non sarà così. Credo che molti di noi sarebbero felici di pagare il 43%
di tasse se avessero la certezza di un progetto scolastico completo, operativo,
sano e funzionale, oppure una sanità leale, umana, professionale, celere e
snella, una gestione della burocrazia fiscale per le attività ridotta allo
stretto necessario, una riduzione drastica dei costi assurdi della politica…..e
ancora e ancora e ancora!
Come vedete la mia mente è stata alquanto impegnata a
riflettere, in definitiva, sul futuro di mia figlia.
Pertanto sì, oggi sono in grado di augurare a tutti voi un
Anno Pieno di Progetti perché la creatività della mente in simbiosi
all’ottimismo di noi italiani è una combinazione esplosiva che può solo donare
opportunità.
Per iniziare può bastare.
Buon 2014.
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