E SE #MICUOCIOUNUOVO
Cara Amelia,
prima di lasciarti qualche nozione base sull'argomento, ci tengo a raccontarti la mia bislacca esperienza di inconsapevole adolescente.
In casa Brini era quasi impossibile avvicinarsi ai fornelli. Devo dire che a 15 anni bramavo al desiderio di provare nuove esperienze, tutte tranne quella. Pertanto godevo dei privilegi di vivere con la nonna e la incoronavo quotidianamente regina della cucina. Per essere chiari non avevo mai toccato una pentola o acceso un fornello.
Finché un giorno, al rientro da scuola, provai come un sussulto, quasi una forza misteriosa che mi trascinò fino in cucina e urlai: "Oggi mi cucino un uovo".
Lo sgomento in famiglia era palpabile. Mia madre scappò per non restare vittima di esplosioni improvvise e la nonna rimase sotto shock per diversi minuti.
"Dunque" - pensai - "per cucinare un uovo serve, la padella e l'uovo, perfetto!"
Non sono sicura di aver preso una padella antiaderente ma di sicuro non misi né burro, né olio.
I Brini non si azzardarono a contradire i miei accenni di pensiero e tanto meno a suggerire qualche tecnica di buona cucina, si limitarono a prepararsi al peggio.
Dopo aver impiegato un lungo e indefinito tempo nel tentativo di accendere il fornello giusto e aver posto al di sopra di esso la padella, senza esitazione, provai a rompere, con non poca difficoltà, un uovo e attesi alcuni istanti come un oracolo.
Mi accorsi quasi subito che qualcosa non andava. Nel giro di qualche manipolo di secondi la cucina fu invasa da un fumo grigiastro e alquanto nauseabondo. Io fuggii e lasciai in preda al panico la padella sul fuoco. La nonna si risvegliò dal torpore e si alzò per salvare il suo regno lanciandosi sui fornelli per spegnere e tentare l'impossibile, la mamma, da tempo all'estremità opposta della casa, gongolava consapevole del mio disastro annunciato.
Fine della mia prima esperienza ai fornelli. Niente uovo, niente pranzo ma una discreta quantità di improperi dai Brini che per diversi giorni a seguire hanno convissuto con un odore sgradevole che aleggiava dentro casa a memoria del mio misfatto.
Quindi cara Amelia, onde evitare che tu possa ripetere geneticamente i miei stessi errori ti lascio un piccolo decalogo del CuociUovo. Ci sono numerosi modi per cucinare un uovo, mi limiterò ad indicartene qualcuno e a lasciarti la curiosità di scoprire tutti gli altri.
Prediligi l'uovo fresco del contadino. Se non hai un contadino vicino......trovalo:)
UOVO SODO: adagia delicatamente in una pentola di acqua fredda il tuo uovo, aggiungi un goccio di aceto che serve a coagulare l'albume nel caso si formassero delle crepe nel guscio. Fai bollire l'acqua e a quel punto lascia trascorrere 8/10 minuti. Prendi l'uovo con un mestolo forato e passalo sotto l'acqua fredda. Fai rotolare l'uovo su un piano per poi sgusciarlo. Taglialo in quattro e condiscilo a piacere con sale, olio e pepe.
UOVO STRAPAZZATO: in una ciotola rompi un uovo e sbattilo con una frusta, aggiungi sale, pepe a piacere. Nel frattempo versa un filo d'olio nella padella e accendi il fornello a fuoco basso. Versa l'uovo sbattuto e continua a mescolare finchè la consistenza non diventa cremosa.
UOVO AL TEGAMINO: in una padella scalda un filo d'olio. Quando l'olio è caldo (lo vedi perché inizia a frizzolare), rompi un uovo in padella ma attenta a non bucare il tuorlo. Un pizzico di sale, pepe e lasci cuocere l'uovo per 2/3 minuti a fuoco basso. Togli dal fuoco, con una spatola, prima che l'albume inizi a fare le bollicine.
FRITTATA: rompi le uova in una tazza e aggiungi sale e pepe. Puoi aggiungere a piacere, erbette, zucchine cotte in precedenza, formaggio etc.... Sbattile con una forchetta. Nel frattempo versa un filo di olio in padella e accendi il fornello. Quando l'olio crepita, versa in una sola vola le uova sbattute. Cerca di mandare in modo uniforme, le uova sul fondo della padella. Coprila e lascia cuocere alcuni minuti fino a quando l'uovo in superficie non appare più liquido. A questo punto utilizza il coperchio per girare la frittata è porla in padella sul lato opposto. Lasciala rosolare ancora qualche minuto. Le versioni per cucinare una frittata sono innumerevoli e non sempre corrispondono, ovvero esistono i sostenitori della frittata molle (un pò crudina) ma io faccio parte del filone .... "ben cotto":)
A questo punto, con un briciolo di consapevolezza in più, non ti resta che stupirti ogni volta che cucinerai un uovo e godere del tuo sapere e così fornelli e padelle saranno salve :)
Cara Amelia,
prima di lasciarti qualche nozione base sull'argomento, ci tengo a raccontarti la mia bislacca esperienza di inconsapevole adolescente.
In casa Brini era quasi impossibile avvicinarsi ai fornelli. Devo dire che a 15 anni bramavo al desiderio di provare nuove esperienze, tutte tranne quella. Pertanto godevo dei privilegi di vivere con la nonna e la incoronavo quotidianamente regina della cucina. Per essere chiari non avevo mai toccato una pentola o acceso un fornello.
Finché un giorno, al rientro da scuola, provai come un sussulto, quasi una forza misteriosa che mi trascinò fino in cucina e urlai: "Oggi mi cucino un uovo".
Lo sgomento in famiglia era palpabile. Mia madre scappò per non restare vittima di esplosioni improvvise e la nonna rimase sotto shock per diversi minuti.
"Dunque" - pensai - "per cucinare un uovo serve, la padella e l'uovo, perfetto!"
Non sono sicura di aver preso una padella antiaderente ma di sicuro non misi né burro, né olio.
I Brini non si azzardarono a contradire i miei accenni di pensiero e tanto meno a suggerire qualche tecnica di buona cucina, si limitarono a prepararsi al peggio.
Dopo aver impiegato un lungo e indefinito tempo nel tentativo di accendere il fornello giusto e aver posto al di sopra di esso la padella, senza esitazione, provai a rompere, con non poca difficoltà, un uovo e attesi alcuni istanti come un oracolo.
Mi accorsi quasi subito che qualcosa non andava. Nel giro di qualche manipolo di secondi la cucina fu invasa da un fumo grigiastro e alquanto nauseabondo. Io fuggii e lasciai in preda al panico la padella sul fuoco. La nonna si risvegliò dal torpore e si alzò per salvare il suo regno lanciandosi sui fornelli per spegnere e tentare l'impossibile, la mamma, da tempo all'estremità opposta della casa, gongolava consapevole del mio disastro annunciato.
Fine della mia prima esperienza ai fornelli. Niente uovo, niente pranzo ma una discreta quantità di improperi dai Brini che per diversi giorni a seguire hanno convissuto con un odore sgradevole che aleggiava dentro casa a memoria del mio misfatto.
Quindi cara Amelia, onde evitare che tu possa ripetere geneticamente i miei stessi errori ti lascio un piccolo decalogo del CuociUovo. Ci sono numerosi modi per cucinare un uovo, mi limiterò ad indicartene qualcuno e a lasciarti la curiosità di scoprire tutti gli altri.
Prediligi l'uovo fresco del contadino. Se non hai un contadino vicino......trovalo:)
UOVO SODO: adagia delicatamente in una pentola di acqua fredda il tuo uovo, aggiungi un goccio di aceto che serve a coagulare l'albume nel caso si formassero delle crepe nel guscio. Fai bollire l'acqua e a quel punto lascia trascorrere 8/10 minuti. Prendi l'uovo con un mestolo forato e passalo sotto l'acqua fredda. Fai rotolare l'uovo su un piano per poi sgusciarlo. Taglialo in quattro e condiscilo a piacere con sale, olio e pepe.
UOVO STRAPAZZATO: in una ciotola rompi un uovo e sbattilo con una frusta, aggiungi sale, pepe a piacere. Nel frattempo versa un filo d'olio nella padella e accendi il fornello a fuoco basso. Versa l'uovo sbattuto e continua a mescolare finchè la consistenza non diventa cremosa.
UOVO AL TEGAMINO: in una padella scalda un filo d'olio. Quando l'olio è caldo (lo vedi perché inizia a frizzolare), rompi un uovo in padella ma attenta a non bucare il tuorlo. Un pizzico di sale, pepe e lasci cuocere l'uovo per 2/3 minuti a fuoco basso. Togli dal fuoco, con una spatola, prima che l'albume inizi a fare le bollicine.
FRITTATA: rompi le uova in una tazza e aggiungi sale e pepe. Puoi aggiungere a piacere, erbette, zucchine cotte in precedenza, formaggio etc.... Sbattile con una forchetta. Nel frattempo versa un filo di olio in padella e accendi il fornello. Quando l'olio crepita, versa in una sola vola le uova sbattute. Cerca di mandare in modo uniforme, le uova sul fondo della padella. Coprila e lascia cuocere alcuni minuti fino a quando l'uovo in superficie non appare più liquido. A questo punto utilizza il coperchio per girare la frittata è porla in padella sul lato opposto. Lasciala rosolare ancora qualche minuto. Le versioni per cucinare una frittata sono innumerevoli e non sempre corrispondono, ovvero esistono i sostenitori della frittata molle (un pò crudina) ma io faccio parte del filone .... "ben cotto":)
A questo punto, con un briciolo di consapevolezza in più, non ti resta che stupirti ogni volta che cucinerai un uovo e godere del tuo sapere e così fornelli e padelle saranno salve :)
aspetto la puntata sulla pasta e insalate ....
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