“Amore, hai visto il Mostimetro di Babo?”
“Hmmm, hmmm!”
“Sai, deve essere qui da qualche parte.”
“Ma chi? Il babbo?”
Vi garantisco che se avessi avuto anche solo una minima idea
di che cosa stesse dicendo, gli avrei risposto ma come potevo pensare che si
potesse perdere in casa il Mostimetro del babbo?
E poi, il babbo di chi?
Ho tentato di elaborare delle tesi ma mio padre è morto
quindi a meno che nella remota ipotesi di un risveglio spirituale abbia pensato
di portare a casa nostra un Mostimetro, non è lui il babbo in questione. Il
babbo di mio marito vive a 400 chilometri da noi e di recente non ricordo sia
arrivato con un Mostimetro in valigia.
Poi, tanto per farla breve, che diavolo è un Mostimetro?
Cosa devo cercare? Un oggetto piccolo come uno spillo, come
una forchetta, un vaso per i fiori o un’armadio?
Io so esattamente dove trovare un Metronomo, sul pianoforte
di mia figlia e poi conosco i Monster High, li guardo sempre a colazione e la
nonna mi regalò una Mostardiera. Inoltre devo aver nascosto nel mio comodino
una Mostrina dell’uniforme militare di mio nonno. Una vera rarità. Conosco il
Millimetro, anche il Milligrammo in realtà. In paese abita un Musicografo ma
chi sia o cosa sia un Mostimetro non ne ho alcuna cognizione. Decido comunque
di rispondere:
“Non preoccuparti! Ora lo cerco io il Mostimetro del Babbo.”
Dove lo cerco? Chi cerco? Che cosa cerco?
Ora conosco la soluzione. Google. Mostimetro. Wikipedia.
Il Mostimetro è uno strumento usato per misurare
la percentuale in peso degli zuccheri contenuti nel mosto,
dalla quale si calcola il probabile grado alcolico del vino.
In Italia è in uso prevalentemente il cosiddetto Mostimetro Babo di Klosterneuburg,
mentre in Francia si usa prevalentemente il Mostimetro chiamato Guyot.
Ahhhh, ora mi è tutto chiaro. Il babbo di mio marito
non c’entra nulla e men che meno il mio. Mi sento molto più tranquilla.
“Caro, lo strumento usato per misurare la percentuale
in peso degli zuccheri contenuti nel mosto, che forma deve avere?”
Lo sento arrivare trafelato come se avesse udito una
forma aliena giungere dal suo ufficio.
“Amore ma cosa stai dicendo?”
Mi sta osservando con attenzione, si avvicina e poi all’improvviso mi urla:
“Eccolo ma che tonta che sei. Lo avevi proprio
accanto, vicino al computer. Come hai fatto a non vederlo?”
“Già me lo chiedo anch’io.”
“Scusa e il Piaccametro l’hai visto?”
Ora non ne posso proprio più.
“No, non l’ho visto e non so nemmeno cosa sia o chi
sia e adesso basta con tutte queste stramberie da alchimista!”
“Scusa, scusa d’ora in poi metterò i cartellini su
ogni strumento. Va bene?”
“Ecco, bravo e ora passami il mio Rapidograph!”
"Hmmmmm!"
VS
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