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#LACAPPELLASISTINA: viverla è l'unica maniera per visitarla


#Roma. #MuseiVaticani 4 marzo 2012 ore 9,30.
Veduta dell'ingresso originario ai Musei Vaticani
Questo è senza ombra di dubbio uno dei dieci luoghi al mondo da vivere prima di morire, se possibile anche più di una volta.
Puoi essere Cristiano, Ebreo, Induista o forse Ateo, Democratico o Socialista, nullatenente o benestante, di ogni razza o colore ma quando entri al Vaticano ogni convinzione si congela e per un periodo limitato nel tempo tu sei uno dei tanti, sei un essere umano e nient’altro e non puoi non sentirti toccato in quella piccola parte del tuo cuore, assopita e inconsapevole. Ti appare tangibile la certezza di far parte, anche solo per un giorno, di un grande mistero.
Sei appena entrato in un mondo che si è adagiato sul nostro pianeta senza farne parte completamente e che non ha nulla o poco più a che vedere con tutto ciò che lo circonda.
L’attrazione vera di circa 4 milioni di visitatori l’anno, di ogni provenienza, lingua o cultura, me compresa, sono i Musei Vaticani e in particolare la Cappella Sistina.
Al solo pensiero di varcare la soglia di questo paradiso d’arte sento l’agitazione trasalire fino alla punta delle dita ormai intorpidite.
Durante la lunga attesa prima dei controlli d’ingresso hai tutto il tempo per riflettere sulla piccola maestosità del Vaticano. Più che una città ha l’aspetto di un’industria ben avviata e difficilmente attaccabile da crisi economiche o di governo. Tutto funziona, nessuno s’innervosisce, decine di persone al tuo servizio in ogni stanza. Gadget, libri, rosari e crocifissi in vendita in ogni settore, telecamere ovunque, numerose guardie non perdono mai il controllo della situazione.

Atrio d'ingresso ai Musei Vaticani
Cortile della Pigna con al centro la Sfera di Arnaldo Pomodoro
Nel frattempo la fila scorre e tu ormai sei dentro, sei entrato nel Museo più famoso del mondo. Non vorrai davvero perderti in congetture sulla gestione aziendale del piccolo Stato? Assolutamente no, non ora.
Un vero patrimonio culturale, tutto ciò che hai studiato dalla prima elementare ad oggi è proprio qui, davanti a te. L’emozione è forte ma la voglia d’iniziare a goderne lo è molto di più.
Galleria delle Statue
Galleria dei Candelabri
Cupola della Sala Rotonda del Museo Pio-Clementino
I Musei si sviluppano lungo un susseguirsi di  gallerie lunghe 80,100,120 metri, impreziosite da coloratissimi affreschi, marmi, statue che già basterebbero a renderle opere di grande interesse. Invece trattasi solo di dimore di passaggio di centinaia di metri d’opere d’arte: Galleria dei Candelabri, Galleria degli Arazzi, delle Carte Geografiche.
Per circa 7 chilometri questi interminabili corridoi custodiscono ai lati, numerose sale, preziose alcove di incredibili raccolte di testimonianze di popoli lontani: dagli Egizi ai Greci e Romani agli Etruschi.
Museo Gregoriano Egizio - Stele funeraria
Museo Gregoriano Egizio - Anubi-Hermes I-II secolo d.C.
Museo Gregoriano-Etrusco
Cortile Ottagonale - Hagesandros, Polydoros e Athenodoros Laocoonte 40-30 a.C.
Il miraggio della Cappela Sistina è ancora un flebile bagliore, la strada per raggiungerla è ancora lunga e la tua mente ha immagazzinato fino ad ora così tanta bellezza artistica da lasciarti stordita.
Ti siedi un momento e bevi un po’ d’acqua nel tentativo di riaprire altri cassetti recettori nei meandri del tuo cervello da riempire con nuovi stimoli.
Riparti e riprendi la via trascinata dal flusso di persone attirate dalla stessa forza magnetica.
Ti soffermi sulle stanze e le logge dipinte da Raffaello e sulla Cappella Niccolina con le opere di Giorgio Vasari. Attratti dagli affreschi del Pinturicchio, nell’Appartamento Borgia, ci accorgiamo con grande sopresa che siamo quasi giunti alla meta.
Stanza della Segnatura - Raffaello, Disputa del Sacramento, 1508-1509
Un consiglio. Non entrare a stomaco vuoto. Approfitta del piccolo luogo di ristoro sul percorso per fermarti a rifocillare il tuo fisico già provato, al fine di poterti poi compiacere in toto e con i dovuti tempi della beltà che ti attende.
Eccoci! L’ingresso invita ad una piccola porticina. Ai lati di essa sono appesi numerosi cartelli che ci richiamano al silenzio e ci ricordano che la Cappella, pur facendo parte dei Musei Vaticani, non è un Museo ma un luogo sacro e come tale va rispettato. Non si può fotografare né fare riprese. La magia dell’attesa è all’apice, la suggestione rischia di farmi scoppiare il cuore. Finalmente superiamo il piccolo ingresso. Siamo dentro. Wow!
Cappella Sistina - Michelangelo, Creazione di Abramo, 1508-1511
In realtà non è così grande come te l’eri immaginata ma appena entrato hai la chiara sensazione che non sia un luogo comune. Ti senti quasi intimorito, sopraffatto, indifeso, ti confondi nel brusio comune e cerchi di capire. Capire è la parola chiave e su questo condivido il pensiero di Antonio Paolucci direttore dei Musei Vaticani e autore della Guida alla Cappella Sistina.

Tutta la catechesi cattolica, dalla Creazione dell’Uomo al Peccato Originale, dall’Antico al Nuovo Testamente con tutti i passaggi biblici più significativi fino al Giudizio Universale, raccolti in un’unica piccola stanza dedicata a Maria Assunta in Cielo.
Cappella Sistina - Michelangelo, Giudizio Universale, 1535-1541
Papa Sisto IV la commissionò e si cimentarono alcuni dei maggiori artisti dell’epoca: il Perugino, Sandro Botticelli, Cosimo Rosselli, il Signorelli, Domenico Ghirlandaio, Piero di Cosimo, il Pinturicchio e il grande Michelangelo, ormai anziano al termine del Giudizio Universale. Non posso descriverla, non voglio farlo, forse non ne sarei nemmeno all’altezza ma vi garantisco che questa piccola apparentemente insignificante stanza, dall’esterno quasi impercettibile nella maestosità del luogo in cui si trova, merita il vostro viaggio, merita la lunga fila all’ingresso, il tortuoso percorso per raggiungerla e almeno una volta nella vita, merita il vostro sguardo.
Non abbiate fretta di guardarla, sedetevi lungo i lati, sulle panche trasparenti messe a disposizione di chi, come noi, desidera capire e per farlo ha bisogno di tempo. Tempo per catturare ogni dettaglio, ogni curiosità anche se per farlo non basterebbe un’intera giornata o forse due o forse, più semplicemente non sarebbe comunque possibile. Ti soffermi per una lunga interminabile sosta: osservi e cerchi qualche messaggio che già ti appartiene, un passaggio biblico che riconosci, un racconto, un personaggio, un volto.
Alla fine esci. Ora sei appagato, gratificato e coltivi lo stimolo di rientrare dalla porta principale per ripercorrere ancora una volta ogni passaggio purchè ti riconduca là dove tutto può ricominciare.
Giuseppe Momo, Scala Elicoidale, 1932
L’armoniosa scala elicoidale ideata da Giuseppe Momo ed inaugurata nel 1932, ci accompagna verso l’uscita. Arte ci accoglie, arte ci lascia liberi di sbarcare da questo pianeta statico tra i reperti di una città anch’essa piena di misteri e contraddizioni degna compagna di secoli di storia vissuta in parallelo.

Roma. Musei Vaticani. 4 marzo 2012 ore 17,30

Info: 
Musei Vaticani - Tel. 06/69884676 www.museivaticani.va
Orari : da lunedì al sabato dalle ore 9 alle ore 16 - chiusura ore 18. Costo del biglietto € 15. 

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