La copertina del libro......e un buon bicchier di vino |
Ricordo esattamente il giorno in cui comprai questo libro.
Bergamo città bassa. Passeggio per il centro e come sempre, senza
nemmeno rendermene conto, mi trovo alienata davanti alla vetrina di una
libreria. L'odore dei libri freschi di stampa mi attrae esattamente come il profumo del pane appena sfornato.
Entro e inizio a curiosare tra gli scaffali fino a quando
vengo rapita da una copertina nera con due esili gambe coperte da una spessa
calza bianca e un paio di scarpe a punta rosse.
L’immagine così delicata non corrisponde all’incongruenza
del titolo: “La figlia del boia”.
Schongau. Incisione di Anton Wilhelm Ertl, 1690. |
E’ un romanzo storico, magnifico, ambientato in Baviera, a
Schongau nel 1659 ma esordisce con queste parole: “Il 12 ottobre era un buon
giorno per uccidere.”
Le prime undici pagine di prologo terminano confermando:
“Poi stramazzò con la faccia nella pozza di sangue.”
Non sono proprio sicura della mia scelta ma la curiosità di
sapere la storia della figlia del boia, apparentemente così delicata nei
particolari che emergono dal suo abbigliamento, ha avuto il sopravvento.
Da subito non è ben chiaro se si tratta di una storia
d’amore, una caccia alle streghe, un poliziesco d’altri tempi, però
l’ambientazione, per come è descritta, i dettagli assolutamente autentici danno
a questa storia un sapore avvincente e tremendamente realistico.
C’è un boia, Jakob, dal cuore tenero, la figlia Magdalena,
innamorata del figlio del medico del paese. Già questo basterebbe per condurre
il lettore in un tumulto di emozioni. In realtà questa è solo la fantasiosa
cornice di un evento scatenante.
Schongau è turbata da una serie di uccisioni e sparizioni
che riguardano bambini facente parte di uno sparuto gruppo di orfani che era
solito frequentare Martha, la levatrice del paese che di conseguenza verrà
accusata dagli abitanti in quanto ritenuta una strega assassina. Pregiudizi, potere
politico nella Baviera del XVII secolo, strumenti di tortura e un intricato
mistero, terranno il lettore incollato alle pagine di questo romanzo.
L’enigma si infittisce alla nota scoperta che Oliver
Pötzsch, l’autore, vive a Monaco di Baviera ed è discendente dei Kuisl, la
dinastia di boia a cui appartiene il protagonista del suo romanzo, una dinastia
realmente vissuta e che ha svolto il suo mestiere per oltre 300 anni.
Buona lettura |
Quattrocentotrenta pagine di arcano, di inspiegabili
credenze, sotterfugi dove la forza della sensibilità morale, prevale sulla
superstizione e sull’ignoranza, vero malessere di un lungo periodo storico.
L’umanità del boia è disarmante e per quanto miserabile sia il suo incarico,
risulterà essere il vero eroe di questa ricostruzione fedele ed agghiacciante.
Info:
La Figlia del Boia di Oliver Pötzsch edito da Neri Pozza. Prezzo di copertina € 16,90.
Commenti
Posta un commento