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#LONDRA part.2: ARSENAL CHI?



Emirates Stadium - Londra
L’indomani ci attende la nostra seconda, prima esperienza da londinesi. La partita di calcio Arsenal-Aston Villa. Non abbiamo i biglietti e non sappiamo se riusciremo a trovarli in loco ma noi vogliamo tentare o meglio, lui non vuole rinunciare ad essere presente a questa prima giornata di campionato, anche seduto sul tappetino dell’ingresso mentre io non so nemmeno chi siano. Prendiamo la metropolitana con il terrore di vivere un’esperienza italiota.  E’ piena di tifosi di entrambe le squadre con tanto di maglia che li identifica. Alcuni di loro sono tra amici o con la famiglia, la fidanzata, altri con i figli, anche piccoli. Nessun urlo, nessun insulto, nessuno spintone, nessun canto, nessuno striscione. In definitiva, un oratorio. Non ci sposso credere mi sembra impossibile. Pertanto in questa atmosfera idilliaca raggiungiamo la zona nord di Londra. Sapevate che Londra e l’immediata periferia conta ben 15 squadre di calcio e ognuna di esse ha uno stadio? Io no. Alcuni molto piccoli come ad esempio l’Underhill Stadium del Barnet Football Club con appena 5568 posti e altri molto molto grandi, come l’Emirates Stadium con i suoi 60432 posti. Tra i più significativi ci sono anche lo Stamford Brige del Chelsea con 42.000 posti, il White Hart Lane del Tottenham Hotspur con 36200 posti e il Boleyn Ground del West Ham United con 35600 posti. Come se non bastassero, ci sono anche lo Wembley Stadium per la nazionale inglese e le finali di coppa con appena 90000 posti e il Twickenham Stadium per la squadra di Rugby con 82000 posti. Insomma un mondo parallelo.
All’uscita della metropolitana il percorso per raggiungere lo stadio è ben indicato, vuoi dallo scorrere del fiume di folla che vi si reca, vuoi dalla miriade di chioschi che vendono bicchieri enormi di birra. Improvvisamente eccolo, un’enorme nave spaziale e non è una metafora, dallo stile high tech, pulito, essenziale, moderno, adatto.
Uno degli ingressi dell'Emirates Stadium
Davanti ai numerosi accessi ci sono, evidenziati da una giacca fluorescente, moltissime persone, giovani e meno giovani, italiani e non, il cui compito è fornire informazioni soprattutto ai numerosissimi turisti spaesati come noi. La gente è tanta, tantissima e beve una quantità indicibile di birra ma il clima è stranamente tranquillo e sereno. Nessuno disturba nessuno. Mamme con bambini anche piccoli si avvicinano all’ingresso, ragazzi e ragazzi senza genitori, anziani con il bastone, famiglie, insomma chiunque. Nessuno incita, nessuno corre o spinge. Sono sotto choc da eccesso di idillio.
Transenne alla biglietteria dello stadio
Trovata con facilità la biglietteria troviamo magicamente posto. Due biglietti Vip nell’area club, praticamente quasi dentro al campo e senza alcuna barriera, una posizione fantastica. Ometto il costo ma ne è valsa la pena.
Non ci voglio credere. Sono dentro allo stadio dell’Arsenal. Non so nemmeno chi siamo ma questo posto è bellissimo ed è proprio GRANDE. Credo di essere entrata in uno stadio per vedere il calcio forse una o due volte in tutta la mia vita ma questo non assomiglia per niente al flebile ricordo che conservo. Un colossale, infinito e gratificanete plauso agli inglesi per il loro senso dello Sport, del calcio in particolare, guadagnato e sofferto. 
Foto rubata allo stadio pieno di tifosi 
Non ho idea di quante persone lavorino al controllo e super visione, direi una percentuale impensabile. Tutto questo rende piacevole il vivere questo stadio. E’ familiare, ordinato. Ogni livello è separato dagli altri e gode di servizi di vitto dedicati, schermi in ogni area interna, servizi igienici da far invidia a molti alberghi, puliti, spaziosi e dotati. Decidiamo così di approfittare di cotanta organizzazione e consumiamo un vero pasto da hooligans. Ed è così che riusciamo a perderci il primo e unico gol dell'Arsenal a 6 minuti dal calcio d'inizio. Sarà meglio entrare. Siamo accolti da due steward in divisa, gentilissimi che ci fanno accomodare sulla nostra poltroncina rossa. Tutti i 60432 posti sono dotati di una poltroncina rossa. Davanti a noi ci sono tre bambini con il babbo. Temiamo ma il loro aplomb inglese ci lascerà stupefatti.
All’interno dell’area interna non puoi portare alcolici, non puoi stare in piedi se non nei momenti di esultanza comune, non puoi dire parolacce o entusiasmarti in maniera da disturbare i tuoi vicini, non puoi fotografare o fare riprese video. Se lasci la tua postazione non puoi lasciare la tua borsa o effetti personali, diversamente gli steward chiamano subito, con le loro radioline, la sicurezza che arriva in compagnia di un simpatico cagnolino al guinzaglio per controllare se l’oggetto lasciato sia pericoloso o meno.
Durante l'intervallo, siccome piove poco, è meglio dare un'innaffiatina
Durante l’intervallo, all’interno del livello, riempiono tutti i tavoli di bevande gratuite, birra e caffè, a disposizione degli ospiti. Il fatto che abbia visto Arsenal-Aston Villa, la prima partita di Premier League è un episodio, per quanto mi riguarda, secondario e mai avrei pensato di dire: “E’ stata una magnifica esperienza. 
Fischi dei tifosi dell'Arsenal...
...mentre i tifosi dell'Aston Villa esultano
L’Arsenal ha perso per 1 gol a tre ed essendo stata l’unica partita a zero punti fino ad oggi, non sono proprio sicura che ci riaccolgano allo stesso modo una seconda volta. Ops!




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