Emirates Stadium - Londra |
All’uscita della metropolitana il percorso per raggiungere
lo stadio è ben indicato, vuoi dallo scorrere del fiume di folla che vi si
reca, vuoi dalla miriade di chioschi che vendono bicchieri enormi di birra.
Improvvisamente eccolo, un’enorme nave spaziale e non è una metafora, dallo
stile high tech, pulito, essenziale, moderno, adatto.
Uno degli ingressi dell'Emirates Stadium |
Davanti ai numerosi
accessi ci sono, evidenziati da una giacca fluorescente, moltissime persone,
giovani e meno giovani, italiani e non, il cui compito è fornire informazioni
soprattutto ai numerosissimi turisti spaesati come noi. La gente è tanta,
tantissima e beve una quantità indicibile di birra ma il clima è stranamente
tranquillo e sereno. Nessuno disturba nessuno. Mamme con bambini anche piccoli
si avvicinano all’ingresso, ragazzi e ragazzi senza genitori, anziani con il
bastone, famiglie, insomma chiunque. Nessuno incita, nessuno corre o spinge. Sono sotto choc da
eccesso di idillio.
Transenne alla biglietteria dello stadio |
Trovata con facilità la biglietteria troviamo magicamente
posto. Due biglietti Vip nell’area club, praticamente quasi dentro al campo e
senza alcuna barriera, una posizione fantastica. Ometto il costo ma ne è valsa
la pena.
Non ci voglio credere. Sono dentro allo stadio dell’Arsenal.
Non so nemmeno chi siamo ma questo posto è bellissimo ed è proprio GRANDE.
Credo di essere entrata in uno stadio per vedere il calcio forse una o due
volte in tutta la mia vita ma questo non assomiglia per niente al flebile
ricordo che conservo. Un colossale, infinito e gratificanete plauso agli
inglesi per il loro senso dello Sport, del calcio in particolare, guadagnato e
sofferto.
Foto rubata allo stadio pieno di tifosi |
Non ho idea di quante persone lavorino al controllo e super visione,
direi una percentuale impensabile. Tutto questo rende piacevole il vivere questo
stadio. E’ familiare, ordinato. Ogni livello è separato dagli altri e gode di
servizi di vitto dedicati, schermi in ogni area interna, servizi igienici da
far invidia a molti alberghi, puliti, spaziosi e dotati. Decidiamo così di approfittare di cotanta organizzazione e consumiamo un vero pasto da hooligans. Ed è così che riusciamo a perderci il primo e unico gol dell'Arsenal a 6 minuti dal calcio d'inizio. Sarà meglio entrare. Siamo accolti da due
steward in divisa, gentilissimi che ci fanno accomodare sulla nostra
poltroncina rossa. Tutti i 60432 posti sono dotati di una poltroncina rossa.
Davanti a noi ci sono tre bambini con il babbo. Temiamo ma il loro aplomb
inglese ci lascerà stupefatti.
All’interno dell’area interna non puoi portare alcolici, non
puoi stare in piedi se non nei momenti di esultanza comune, non puoi dire
parolacce o entusiasmarti in maniera da disturbare i tuoi vicini, non puoi fotografare o fare riprese video. Se lasci la
tua postazione non puoi lasciare la tua borsa o effetti personali, diversamente
gli steward chiamano subito, con le loro radioline, la sicurezza che arriva in
compagnia di un simpatico cagnolino al guinzaglio per controllare se l’oggetto
lasciato sia pericoloso o meno.
Durante l'intervallo, siccome piove poco, è meglio dare un'innaffiatina |
Durante l’intervallo, all’interno del livello,
riempiono tutti i tavoli di bevande gratuite, birra e caffè, a disposizione
degli ospiti. Il fatto che abbia visto Arsenal-Aston Villa, la prima partita di
Premier League è un episodio, per quanto mi riguarda, secondario e mai avrei
pensato di dire: “E’ stata una magnifica esperienza.
Fischi dei tifosi dell'Arsenal... |
...mentre i tifosi dell'Aston Villa esultano |
L’Arsenal ha perso per 1
gol a tre ed essendo stata l’unica partita a zero punti fino ad oggi, non sono
proprio sicura che ci riaccolgano allo stesso modo una seconda volta. Ops!
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