Luglio 2014
Con queste parole di mio marito inizia la giornata.
Io
rispondo: Nibali? Nibali chi? E quale Tour?
E' ovvio per lui un po’ meno per me, che si stesse parlando
del Tour de France, d’altronde dimenticato il Mondiale di Calcio a livello
sportivo non si parla d’altro. O meglio il primato è conteso tra il Tour de France e
uno strapagato calciomercato distratto dal dilemma dell’abbandono di Conti.
Comunque per non fare sempre la parte dell'incompetente sportiva quale in realtà sono, digito su Google, Nibali chi e mi escono un’infinità di notizie su
di lui, paginate intere di immagini e video. Insomma un mondo parallelo fatto di
successi e bicicletta, tanta bicicletta. Se Nibali è il mezzo a due ruote per tornare in Borgogna, allora, Forza Nibali!!
La prima volta che andammo nella Cote D'Or era il 2006, anno della vittoria dell'Italia ai mondiali di calcio. L'anno del po po popo popopo, ricordate senz'altro e vivere la Francia da italiano è stato gratificante e terrificante allo stesso tempo. Felici di esserlo e prudenti nell'esserlo. Comunque emozionante.
Nibali è definitivamente sul podio. Francia arriviamo.
Borgogna - Cote D'Or |
Per un’estate atipica come questa non c’è niente di meglio che
una vacanza improvvisata, gradita e singolare.
Il viaggio in macchina è assai lungo ma vale ogni metro per chi
come noi si sente a proprio agio tra vigne antiche, filari perfetti e dolci
colline dove pellegrinare al cospetto di cantine nelle quali si è plasmata la
vera storia del vino.
Decidiamo di soggiornare a Puligny Montrachet nello stesso
albergo di otto anni fa ma splendidamente rinnovato.
Hotel Le Montrachet a Puligny Montrachet |
Catapultiamo le valige
nella camera assegnata felici di aver appreso di essere stati omaggiati di una
suite inaspettata e ci precipitiamo, malgrado l’ora tarda, tra le strette e
silenziose viuzze sul calar del sole che separano le vigne delle aziende
ridondanti nella nostra mente.
Monica e Tiziano felici felici |
Sembriamo due drogati di aria borgognotta, occhi estasiati,
sorriso ebete e trasognante, totalmente rapiti dal paesaggio ancorato nel
nostro cuore per tutti questi anni.
Il giorno dopo, senza meta, abbiamo vagato su e giù per la Cote
d’Or fermandoci ad ogni villaggio e siamo rimasti colpiti dal fatto che non
abbiamo mai incontrato anima viva in giro per i paesi che non fossero turisti
in biciletta dalle gote arrossate oppure operai di vigna alla guida di
scavallanti sfreccianti.
Scavallanti ovunque |
Quindi la domanda è: “Ma i francesi, dove sono?”
La risposta poteva essere: tutti rinchiusi nelle numerose
piccole cantine a vegliare un nettare bisognoso di cure o nascosti dietro ai
portoni a godere dei numerosi volti sperduti di chi come noi suona i campanelli
senza ricevere alcun segnale.
Degustazione da Bouchard |
La sera siamo rientrati in
albergo con la macchina piena di vino ed io, per di più, leggermente allegra in
seguito alle numerose degustazioni nella quale rifiuto, per galateo, l’assaggio
e sputo. Insomma ingurgito ogni goccio proposto. Puligny è un piccolo borgo con
dimore di pietra chiara, tetti scuri e imposte color pastello. Poche insegne,
tutte monotematiche, pochi locali, tutti monoprodotto, poca gente ma
appassionata, tante biciclette e una piazza dove praticare lo sport nazionale,
le bocce.
Non ci sono case del popolo, locali di aggregazione sociale ed
è tutto molto silenzioso. Si sente solo un tenue rumore di bottiglie stappate e
bicchieri sonanti.
Un vero paradiso. Durante le meravigliose giornate di
permanenza, girovagando tra i morbidi rilievi che si susseguono abbiamo
incontrato due vecchi amici, Pommard e Volnay. Regno indiscusso del Pinot Nero,
territorio d’eccellenza della Borgogna, Pommard vanta poco meno di 600 abitanti
e Volnay meno di 300. Due piccoli paesi la cui terra circostante, vasta e straordinariamente perfetta coltiva uno
dei migliori vitigni al mondo dando vita a vini di un’eleganza commovente. A
Volnay andiamo alla ricerca della Domaine De Montille per incontrare il
passionale vigneron del film-documentario Mondovino. Percorriamo più volte le
strette viuzze del paese ma non riusciamo a trovarla. Il navigatore sembra
impazzito quasi colpito da una calamita verace. Siamo più che decisi a
conoscere Hubert De Montille il passionale signorotto di campagna tutto vino e
terroir che ci ha stregato con le sue parole a volte tremolanti spinte
dall’amore per una terra piena di sollecitazioni mediatiche. Oltre 80 anni, ben
vestito soprattutto di solide convinzioni, unico difetto, due figli ribelli e
spiriti liberi al quale però è destinato il futuro della ormai non più piccola
azienda. Comunque gira e rigira e stragira solo dopo aver perso le speranza
troviamo una targhetta su un muretto, semi cancellata dal tempo con scritto De
Montille. Suoniamo il campanone appeso fuori dal cancello una due tre e più
volte ma niente. Nessuno risponde. Sbirciamo dentro, sembra quasi abbandonato.
Siamo tristi. Il nostro mito borgognotto è sparito, fallito, dileguato. Poco
dopo siamo assaliti da un piccolo, buffo cagnolino che ci abbaia senza tregua
fortunatamente seguito dal suo padrone, confinante del Signor De Montille.
Grrrrrrr |
Ci
invita, prima ad assaggiare il suo vin de garage e dopo averci letteralmente
steso ci spiega che ormai dopo il successo in seguito al documentario sopra
menzionato, per visitare la Domaine De Montille occorre una prenotazione e non
è nemmeno così semplice avere un appuntamento. Ora siamo davvero tristi o forse
no. Con ogni probabilità dovremo tornare e questo ci rende tristemente felici.
Per visitare la Borgogna non occorre molta preparazione al
viaggio ma tanto entusiasmo, serenità, passione, amore per la terra, la vigna,
il vino e il cibo, una piccola valigia e tanto spazione vuoto nel bagagliaio.
Appena arrivi, immergiti tra i vigneti, assapora il panorama, prendi una
bicicletta, parla con i vigneron, assaggia i vini, i formaggi e il pane appena
sfornato. Questo è tutto ciò che serve per renderla indelebile nella tua mente.
Ma tutto cominciò.... |
...qui! |
Au revoir Bourgogne |
Poi torni a casa e prenoti per l’anno successivo.
Info:
Hotel le Montrachet - www.le-montrachet.com
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