Il punto.
Se penso al periodo storico in cui stiamo vivendo mi rimbalza nella mente una sola parola, contraddizione. Festeggiamo l'arrivo del terzo millennio con un bicchiere di Champagne Francese nella mano sinistra tenendo la mano destra pronta a spegnere il computer a causa dell'ansia infondata per il più grande BufalVirus di tutti i tempi; l'Onu proclama il decennio internazionale per la Cultura della Pace e della Non Violenza mentre negli Stati Uniti Bush ruba la vittoria alla Presidenza e un anno dopo le Torri Gemelle, a New York, subiscono un attacco terroristico dando inizio ad una guerra dove poter impegnare tutte le sue costose dotazioni materiali e umane. Poi siamo stati invasi da un nuovo tipo di guerra mondiale, mediatica e psicologica, apparentemente troppo raffinata perchè sia così evidente ma distruttiva a tal punto da togliere decenza e sicurezza al comune cittadino.
Per comune cittadino intendo la persona onesta, quella regolare nei pagamenti, oculata nelle spese quotidiane, attenta alle esigenze della famiglia, infaticabile lavoratore e accantonatore pensionistico da sempre. In realtà non sono così rare queste persone, fortunatamente ne è pieno il mondo. Non amano mostrarsi, non cercano la fama o il potere, a loro basta vivere serenamente con amici e parenti godendosi ciò che hanno guadagnato. Loro, come tutti, sono stati travolti dall'arrivo in tutte le case di Internet e dell'Euro. Non necessariamente in quest'ordine ma comunque determinanti e catastrofiche nella stessa maniera. Negli anni 2000 queste sono le persone che più hanno subito questo nuovo tipo di trambusto politico-sociale. Queste persone sono quelle più colpite dalla nuova guerra mondiale che ha causato una gestione economica di cui l'Italia ha assorbito la fase peggiore, l'abbattimento della dignitià umana.
Ora il Belpaese, il paese dove basterebbe vivere preservando ciò che ci è stato lasciato, dando luce ad un patrimonio artistico unico al mondo, è piena di persone segretamente povere. Nessuno sa chi siano perchè il loro orgoglio non fa trapelare nemmeno un piccolo disagio ma non escono più con gli amici perchè non possono permettersi di offrire neanche un caffè, non vanno più al cinema e faticano a pagare l'incomprensibile canone Rai per garantire ai figli una difficile normalità, mangiano sempre le stesse cose, poche, di sottomarca senza eccedere in tentazioni, rammendano i vestiti e si passano le scarpe dei figli.
Tra i nuovi poveri esistono anche gli immigrati con la differenza che la loro dignità è in fase di crescita perchè vivono una condizione inversa guadagnandosi giorno per giorno ciò di cui godono nel nostro paese esattamente come noi abbiamo fatto nel lontano 1945.
L'incontro.
Fortunatamente l'animo umano è più forte e altruista di quello che vogliono farci credere e per far fronte a questa nuova condizione sono nate molte associazioni di volontariato. Fare volontariato però richiede tempo, spirito di sacrificio, voglia di confrontarsi, di condividere, buon senso, e amor proprio. E' un vero impegno dove non basta apparire bisogna concretizzare per essere veramente d'aiuto a qualcuno.
Ho conosciuto tempo fa, grazie ad una persona di famiglia, un gruppo atipico e incredibilmente efficace. Un'Associazione che riunisce sette Associazioni di volontariato già esistenti sul territorio di Imola: Caritas Diocesana, Auser, CRI, Anteas, Santa Caterina, San Vincenzo, Trama di Terre. No Sprechi Onlus nasce nel 2014 per unire maggiormente le poche risorse di ognuna di loro dando vita ad una realtà pilota a beneficio di tante famiglie o singole persone che vivono una difficoltà temporanea o permanente.
L'azione.
No Sprechi Onlus ha allestito un Emporio nel quale famiglie o singole persone, precedentemente accreditate quindi con comprovato disagio economico e che non ricevono altri aiuti alimentari, possono rifornirsi di generi di prima necessità quali: pasta, farina, riso, latte, zucchero, scatolame, olio e formaggio. Inoltre in maniera più discontinua possono trovare anche pane, frutta e verdura, omogeneizzati, caffè, biscotti e altro. Ciò è stato possibile grazie alle varie fonti di approvvigionamento: il Banco Alimentare con i prodotti dell'Unione Europea, le ditte del territorio, le collette alimentari o le donazioni di privati. Nel suo primo anno di vita operativa, questa Associazione ha distribuito circa 40 tonnellate di generi alimentari a 380 famiglie bisognose del territorio.
A volte ci vengono sottoposte richieste di interventi per aiutare i popoli disagiati nel mondo utilizzando l'arma mediatica che più agisce sulla nostra sensibilità. Questo però non deve farci dimenticare chi ci sta più vicino che magari vive una condizione analoga senza clamore.
Queste, le più semplici, le più sincere, le più utili, sono le azioni di cui tutti abbiamo bisogno: adottare una famiglia bisognosa in Italia, adottare un bambino italiano che vive in una famiglia disagiata.
Il libro.
Sono stata coinvolta da questo vortice di buone intenzioni e alla richiesta, "ti va di illustrare il nostro libro di ricette", ho risposto, "sarebbe una grande onore".
Elaborato da Fulvia e Attilia, due delle incredibili volontarie dell'Associazione, nasce "POCA SPESA TANTA RESA" Ricette per tutti i giorni con l'intento di coinvolgere nella stesura le stesse famiglie che utilizzano l'Emporio donando le loro ricette per un uso comune.
Il libro sarà reperibile con una donazione minima di € 2 e il ricavato, detratte le spese sostenute per la stampa, andrà a beneficio di nuovi acquisti di prodotti per l'Emporio.
Ora nella mia mente dove rinomatamente rimbalzano parole come pioggia sull'asfalto, ne è rimasta una ben salda a terra, grazie. Grazie a queste persone che con delicatezza guardano oltre e vedono la necessità là dove la maggior parte di noi vedrebbe solo solitudine e arroganza.
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