Dopo circa sette mesi di ricerca, di chilometri percorsi in silenzio, di attacchi di panico, di discussioni in famiglia, di scambi di posta elettronica con la Fiat, finalmente oggi ho ritrovato il codice per riattivare la radio della mia 500 gialla. Sembra un'assurda banalità messa a confronto con l'incertezza del mondo ma ho scoperto che quanto accaduto ha senza dubbio a che fare con il tempo. Il tempo non è mai banale direi piuttosto dannatamente inarrestabile.
Oggi sono riuscita a collocare nell'incessante sequenza di attimi che scorrono inesorabili, il lavaggio della mia auto, urlato a gran voce da molto tempo. Ho preparato con attenzione e premura, il prodotto per i vetri con un panno che non rilasci fastidiosi pelucchietti, un prodotto contenente una piccola dose di cera per trattare l'interno degli sportelli e il cruscotto con una pelle nuova e illibata, un prodotto atto a ridonare splendore ai sedili di un tessuto insensatamente chiaro con una spugnetta leggermente umida, acqua e sapone per l'esterno. Apro la canna dell'acqua e dò inizio al mio relax-action. Comincio a pulire con cura e amorevolezza, lentamente creando un contatto innaturale a tal punto da ritrovarmi a parlare con lei come se potesse rispondermi. Tolgo tutte le porcherie accumulate durante un'intensa stagione di rapporto, trovo persino uno scontrino del parcheggio del 2012. Pulisco ogni anfratto, meandro, sportello e rifugio possibile fino a quando un improvviso flashback mi blocca con bocca e occhi spalancati nemmeno avessi visto Elvis Presley alla guida di fianco a me. A questo punto esco dalla macchina, butto a terra la spugna, lancio il prodotto che tengo pronto allo sparo nella mano destra e con una mossa geniale, riemersa da un reparto assopito della mia mente, scovo un vano segreto sotto al sedile dell'ospite di cui avevo rimosso l'esistenza. Dentro c'è una busta trasparente dove è tranquillamente collocato il codice della radio e altre card necessarie all'utilizzo dei sistemi operativi dell'auto. Ahhhhhhhhhhhhhh! Non ci voglio credere. Urlo immediatamente: "Metti in fresco una bottiglia. Una delle migliori, dobbiamo festeggiare!"
Giro la chiave, inserisco il codice, accendo la radio, la sintonizzo, alzo il volume e canto a squarciagola così per tutto il restante tempo che ho dedicato alla pulizia interna ed esterna della mia indispensabile compagnia di viaggio.
Non ero a Miami Beach o in chissà quale Resort disperso sul pianeta, ero a casa, nel mio giardino ma ero felice come non mai.
Torniamo al tempo a ciò che veramente mi ha aiutato a vivere un attimo di felicità pura. Avere tempo da dedicare a ciò che si ama è la vera ricchezza di oggi, avere tempo per pensare il vero valore, avere tempo per fermarsi deve essere la nostra vera meta, solo così la tua vacanza diventa veramente preziosa e la tua vita un viaggio indimenticabile e sereno.
Ah non vi ho detto...non trovo più la chiave di scorta ma questa è un'altra storia!
Certo la stanchezza fa brutti scherzi ma tu sei un bel po'....svanitella. Conoscendoti poi da qualche anno, direi che sei migliorata (non troppo) ma un pochetto sì.
RispondiElimina