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PEPE: vita da...

Un pomeriggio di alcuni anni fa, andai a riprendere mia figlia all'asilo nido. Una delle sue caratteristiche più visibili erano i capelli, ricci, bizzarri e incolti, un piccolo nasino all'insù, due grandi occhioni e un bellissimo sorriso. Il suo nome è Allegra. Portandola a casa, come tutte le mamme, le facevo mille insulse domande in attesa di risposte sensate, una tra queste, "ma chi è l'amore della mamma". Lei rispondeva: "Epe". Boh!
Giunte a casa mi fiondai in cucina per prepararle la merenda e lei corse in camera sua. Aggiungerei anche maldestra tra le caratteristiche, difatti si inciampò nella sedia e con un gran tonfo la fece cadere per terra. Io corsi trafelata pensando al peggio e urlai: "chi è stato?". Non so bene cosa mi aspettassi visto che in casa eravamo solo io e lei ma non se lo fece ripetere due volte e mi rispose: "Epe". Boh!
Ma questa Epe non sarà mica un'amica immaginaria come nel film "Shining", pensai.
Per farla breve impiegai più di un mese a capire che Epe era lei o meglio era colei che gli altri pensavano che fosse lei. Chiaro?
Vivendo in un paese turistico, l'asilo nido è spesso frequentato da bambini di lingua, inglese, americana, tedesca e altro. Le sue maestre, per facilitare l'apprendimento del suo nome a questi bambini pensarono bene di tradurlo in Happy per gli amici Epe.
Da Epe a Pepe il passo è stato nanometrico.
In piena pre-adolescenza dopo la consapevolezza che la figlia di Gwyneth Paltrow non si chiama Mela ma Apple, la Pepe si è ripresa la sua vita.



Non so bene come io sia potuta capitare in questa famiglia dove una strana tizia lentigginosa parla in continuazione con me in attesa di un dialogo impossibile, un gatto peloso e dormiente crede senza ombra di dubbio di essere un bracciolo da divano e un signore lanciacalzini ha fatto del suo naso un vero biglietto da visita. Sta di fatto che vivo qui. Sono timida e riservata quindi non vi racconterò di quando sono andata a Sanremo, della mia finale al Superbowl e di quella giornata al mare o del giorno che ho incontrato mia sorella e dei supercanestri che ho fatto all'All Star Game ma ho casualmente qualche foto che la tizia lentigginosa mi ha scattato. Mi piace andare al cinema, per ridere o per piangere non fa differenza in entrambe i casi, lavorando come controfigura, non pago il biglietto.
Avete già visto Zoolander? Mi raccomando non perdetevi Suffragette.
Oggi ho ricevuto una strana telefonata da un certo Signor Oscar. Poi vi dirò.
Mi piace ballare e cucinare ma essendo timida non so se vi racconterò di quella volta con Bolle e di quando cucinai un risotto al Sagrantino insieme a Cracco. Ops. Ora devo andare perché ho scoperto che nel mio paese a Maggio passerà il Giro D'Italia e al momento ci sono tantissimi cantieri da controllare.
Essendo timida vi saluto.













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