Il Polittico della "Presentazione di Maria" di Palma il Vecchio torna a casa, a Serina nelle Valli Bergamasche. Dopo un lungo periodo vissuto a Bergamo per la tanto attesa fase di restauro e una gratificante nonchè cerimoniosa sosta nei locali del GAMEC, protagonista di una mostra a lui dedicata, finalmente riprende la strada tortuosa che lo riconduce nella definitiva dimora nella Chiesa Prepositurale Santa Maria Annunciata di Serina. Appena varcato il portone principale di accesso al luogo sacro, al termine di una interminabile susseguirsi di gradini che vi conducono, lo trovi lì ad aspettarti, proprio lì alla tua sinistra. Imponente e silenzioso ti osserva come un amico ritrovato, con sguardo fiero e sereno cosciente di essere protagonista meritato di un'intera comunità.
E' meraviglioso, i colori brillanti, i particolari curati, i volti eloquenti, tutto ciò che ne fa un capolavoro ridona alla Chiesa quel cristallino senso di pregio che ora più di prima la rendono unica. Vederlo appena restaurato nella sala esclusivamente allestita durante la mostra è stato emozionante ma qui al suo posto, tra la sua gente che ogni giorno può goderne e lui stesso di loro è come un grande respiro finito bene. La Chiesa è piena, colma di gente all'apparenza inconsapevole di ciò che alloggia di diritto proprio lì al loro fianco. Persone distratte con lo sguardo perso nel vuoto, persone concentrate nella preghiera, persone che si alzano e passeggiano che parlano tra loro al cospetto di tanta bellezza. La Messa inizia tra poco, tutti si alzano e intonano un canto corale che riecheggia intorno e avvolge chiunque e ovunque, anche lui. Ora lo sguardo dei fedeli è rivolto verso l'altare dove un Parroco affaticato da tanto dire tenta di spiegare la differenza tra bene e male ed io ascolto ma mi accorgo di essere l'unica a farlo con gli occhi catalizzati dal fondo della Chiesa. Qualcuno mi osserva e forse si pone qualche domanda. Io me ne accorgo ma non fingo e continuo a guardare ciò che in quel momento mi attrae, una Maria Vergine Bambina condotta dai genitori al tempio di Gerusalemme per essere consacrata. Una Maria Vergine innocente, una giovane come noi con pensieri semplici e infantili completamente all'oscuro di ciò che di lì a breve sarebbe diventata. Anche lei vive quella meravigliosa fase di pre adolescente quando l'unica cosa di cui sei certa è che ancora tutto nella tua vita può accadere. Di sicuro non poteva immaginare di diventare madre nell'unica maniera più improbabile e soprattutto del Salvatore del Mondo ma senza dubbio sperava per se stessa di vivere una vita felice piena di amore. Mi incuriosisce anche lo sguardo tra l'arcigno e il preoccupato di Anna, la madre di Maria. Immagino che lei nel profondo della sua anima già sappia. Perchè una madre ha una percezione diversa nei confronti dei figli, come un legame platonico e mentale indissolubile che le permette di assimilarne emozioni, sogni, desideri ma anche dolore, frustrazioni e preoccupazioni. Lei probabilmente, entrando nel Tempio di Gerusalemme già sente la presenza di una grande aspettativa nei confronti di quella giovanissima donna umile e innocente. Forse ne è orgogliosa ma certo ne comprende la grande responsabilità e non è sicura di desiderare tutta quella maestosità per la propria figlia. Magari una vita normale con Giuseppe nella casetta sul fiume con qualche pargolo paffuto e giocondo sarebbe stato sufficiente. O forse no.
Al termine della Messa la gente fugge a preparare il pranzo della domenica. Io riesco a raggiungere più da vicino il dipinto e mi fermo ancora per un intimo saluto. Sono felice di sapere che è tornato stabile in tutta la sua magnificenza a Serina perchè potrò vederlo tutte le volte che ne avrò voglia tanto da sentirlo un pò anche mio. Quindi se passate da Bergamo allungate di qualche chilometro il vostro vagare, raggiungete Serina, la terra del Palma e non perdetevi la grande opportunità di vedere la sua arte splendere nella sua forma originale al tuo cospetto con autorevole familiarità.
E' meraviglioso, i colori brillanti, i particolari curati, i volti eloquenti, tutto ciò che ne fa un capolavoro ridona alla Chiesa quel cristallino senso di pregio che ora più di prima la rendono unica. Vederlo appena restaurato nella sala esclusivamente allestita durante la mostra è stato emozionante ma qui al suo posto, tra la sua gente che ogni giorno può goderne e lui stesso di loro è come un grande respiro finito bene. La Chiesa è piena, colma di gente all'apparenza inconsapevole di ciò che alloggia di diritto proprio lì al loro fianco. Persone distratte con lo sguardo perso nel vuoto, persone concentrate nella preghiera, persone che si alzano e passeggiano che parlano tra loro al cospetto di tanta bellezza. La Messa inizia tra poco, tutti si alzano e intonano un canto corale che riecheggia intorno e avvolge chiunque e ovunque, anche lui. Ora lo sguardo dei fedeli è rivolto verso l'altare dove un Parroco affaticato da tanto dire tenta di spiegare la differenza tra bene e male ed io ascolto ma mi accorgo di essere l'unica a farlo con gli occhi catalizzati dal fondo della Chiesa. Qualcuno mi osserva e forse si pone qualche domanda. Io me ne accorgo ma non fingo e continuo a guardare ciò che in quel momento mi attrae, una Maria Vergine Bambina condotta dai genitori al tempio di Gerusalemme per essere consacrata. Una Maria Vergine innocente, una giovane come noi con pensieri semplici e infantili completamente all'oscuro di ciò che di lì a breve sarebbe diventata. Anche lei vive quella meravigliosa fase di pre adolescente quando l'unica cosa di cui sei certa è che ancora tutto nella tua vita può accadere. Di sicuro non poteva immaginare di diventare madre nell'unica maniera più improbabile e soprattutto del Salvatore del Mondo ma senza dubbio sperava per se stessa di vivere una vita felice piena di amore. Mi incuriosisce anche lo sguardo tra l'arcigno e il preoccupato di Anna, la madre di Maria. Immagino che lei nel profondo della sua anima già sappia. Perchè una madre ha una percezione diversa nei confronti dei figli, come un legame platonico e mentale indissolubile che le permette di assimilarne emozioni, sogni, desideri ma anche dolore, frustrazioni e preoccupazioni. Lei probabilmente, entrando nel Tempio di Gerusalemme già sente la presenza di una grande aspettativa nei confronti di quella giovanissima donna umile e innocente. Forse ne è orgogliosa ma certo ne comprende la grande responsabilità e non è sicura di desiderare tutta quella maestosità per la propria figlia. Magari una vita normale con Giuseppe nella casetta sul fiume con qualche pargolo paffuto e giocondo sarebbe stato sufficiente. O forse no.
Al termine della Messa la gente fugge a preparare il pranzo della domenica. Io riesco a raggiungere più da vicino il dipinto e mi fermo ancora per un intimo saluto. Sono felice di sapere che è tornato stabile in tutta la sua magnificenza a Serina perchè potrò vederlo tutte le volte che ne avrò voglia tanto da sentirlo un pò anche mio. Quindi se passate da Bergamo allungate di qualche chilometro il vostro vagare, raggiungete Serina, la terra del Palma e non perdetevi la grande opportunità di vedere la sua arte splendere nella sua forma originale al tuo cospetto con autorevole familiarità.
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