Berlino - Porta di Brandeburgo |
U-Bahn a Berlino |
Ed ecco che finalmente si è plasmata un'aspettativa. Sono partita per Berlino con la speranza di essere stimolata da una città giovane e in continua evoluzione. Mi aspetto ordine, pulizia, giovani in fermento, locali di tendenza e creativi, designer in ogni angolo. Ho bisogno di stimoli e penso di aver scelto la città giusta.
Un comodo volo Easyjet da Pisa per Berlino Schönefeld, assolutamente tranquillo e puntuale. Non abituata a tale rigore faccio subito molta fatica ad accettare il fatto che ora sono in Germania e devo necessariamente pensare in maniera molto ma molto più inflessibile. Ora di arrivo prevista: 14,30. Ora di arrivo effettiva: 14,30. Wow!
In un batti baleno arriva la valigia e fortunatamente, almeno in aeroporto, le indicazioni sono in doppia lingua. Trovato il corridoio d'accesso per la stazione, con solo € 3 circa, acquisto il biglietto per Berlino città. Qui imparo subito la prima frase in tedesco "Ich nur Deutsch sprechen" (parlo solo tedesco), e mi domando: "Possibile che in aeroporto sia riuscita a trovare l'unica persona addetta che non parla inglese?" Così salgo per sbaglio su un treno comune e non sull'Airport Express con lo svantaggio del fatto che ferma a quasi tutte le stazioni e con il vantaggio che per l'appunto, fermando a tutte le stazioni posso scendere a Postdamer Platz a pochi metri dall'hotel che ho scelto per la mia vacanza.
Potsdamer Platz |
Malgrado la mia scarsa comprensione, devono averle nascoste proprio bene.
Il tempo è buono. Il tepore del sole primaverile ci accoglie con calore familiare.
Lasciate le valigie apro la mappa e inizio ad approcciare la città pur consapevole del mio scarso o meglio nullo, senso dell'orientamento. Giro e rigiro la mappa fino a intorcigliarmi le braccia e mi accorgo di non avere la minima percezione di dove sono e di dove voglio andare. Cerco subito un centro storico ma ho come la sensazione che non ci sia. O meglio non c'è niente di simile a un centro storico così come lo intendo io. Allora decido di sfruttare il rosso gigantesco mezzo del SeeSighting Tour. Meglio, molto meglio. Un tantino soporifero ma perlomeno ora ho la percezione della città e so esattamente dove voglio andare e cosa voglio vedere nei prossimi giorni.
La storia di Berlino la conosciamo tutti ed entra in noi piano piano ogni anno sempre di più dai tempi della scuola quando nell'elenco dei compiti per le vacanze estive compare: leggere il Diario di Anna Frank e farne un riassunto. Riassunto: Anna era una ragazzina bella, allegra, simpatica e con una vita davanti, proprio come me. Loro l'hanno prima umiliata, poi le hanno negato la libertà e poi l'hanno uccisa. Fine.
Berlino urla ancora. Il suo drammatico vissuto è più che mai presente in ogni angolo della città. Si parla di potere assoluto, di distruzione, di silenzi, di dolore, di vergogna ma anche di orgoglio. Di tutto e il contrario di tutto. Soprattutto si parla di memoria. Qui nessuno vuole dimenticare e nemmeno io.
L'albergo che ho scelto si trova alle porte del Tiergarten, 210 ha di selvaggia vegetazione lo declamano il più grande parco pubblico della città, dove ha sede anche lo Zoo di Berlino, accogliente dimora dell'ormai defunto Orsetto Knut.
Holocaust Mahnmal (veduta dall'alto) |
Holocaust Mahnmal (veduta dal centro) |
Holocaust Mahnmal |
Non basta. Sotto le stele si trova un centro di documentazione degli ebrei morti durante l'Olocausto dove lungo un percorso avvolto da luce tenue, persone dal volto stravolto e pieno di angoscia in religioso silenzio leggono sui numerosi pannelli le citazioni di un trascorso storico raccapricciante ed ascoltano la voce dei superstiti che raccontano un passato più che mai presente nel loro cuore.
Quando sono uscita tutto ciò che mi stava difronte sembrava non avere più senso. Così ho cominciato a camminare. Cammina cammina ho ritrovato davanti ai miei piedi il passaggio del famigerato muro.
Passaggio del muro |
Un significativo tratto di muro ancora integro segna come una linea marcata, un lato del complesso museale "Topographie des Terrors" un centro di documentazione e ricerca del sistema del terrore instaurato nel periodo dal 1933 al 1945.
Allegra prova a leggere......per capire |
Ahhhhhhhhhhhhhhhhh! Dove sono i Currywurst. Ho bisogno di ritrovare un pò di sano gozzoviglio.
Fuoriuscita dalla mia maschera nera dopo aver rischiato la vita per non aver assimilato la differenza tra pista pedonale e pista ciclabile, decido di uniformarmi ai più e noleggio una bicicletta.
Se a Berlino non hai una bicicletta sei un perfetto emarginato. Solo con due ruote ed un sellino sei un privilegiato, hai priorità su tutto e su tutti. Hai piste dedicate, semafori dedicati e percorsi guidati dedicati. Puoi avere biciclette monoposto, biposto e multiposto con tettoia e birra incorporata.
Con il mio mezzo di fortuna affiancare luoghi come gli uffici della Stasi e Check Point Charlie mi sembra più accettabile.
Checkpoint Charlie |
Allegra e Monica ironizzano sulla Stasi |
Area Postdamer Platz - Renzo Piano |
Quartiere di Nikolai Viertel |
Quartiere di Nikolai Viertel |
Non perdetevi la seconda parte del viaggio a Berlino!!
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