L'estate è una stagione lenta. Finalmente puoi dormire e puoi disporre maggiormente del tuo tempo. Lo usi bene, lo usi male, comunque è di nuovo tuo e lo usi come meglio credi. Quest'anno userò i miei sessanta giorni estivi, nell'anno del mio cinquantesimo, per tentare di capire alcune bizzarre dinamiche della vita.

GIORNO 1: #riflessionifamiliari
Oggi ho capito che la famiglia è un valore discutibile. Spesso nasci dall'amore di due persone o a volte anche per sbaglio e il giorno in cui vieni al mondo ti mettono in braccio a due estranei che non conosci e non hai scelto. Anche tu sei un estraneo per loro, un estraneo tra gli estranei. Dove capiti, con chi capiti o come sei, è al pari di un terno al lotto, un caso. Per la teoria di Gibbs (solo i fan sanno di chi sto parlando) che il caso non esiste, qual'è allora il mistero genitori-figli? Crescendo questi estranei imparano a conoscersi. A volte si piacciono a volte no, scoprono di avere alcune affinità o forse no. Sta di fatto che preferisci passare il tuo tempo con gli amici che hai scelto e a volte ti confidi più facilmente con la famiglia dei vicini appena giunti in paese. Che strano. No, non è affatto strano. Primo, avete mai sentito parlare della teoria dei sei gradi di separazione? Secondo, avete mai letto o tentato di leggere il libro "I frutti puri impazziscono" di James Clifford? Se conoscete la teoria, avete letto il libro e condividete il mio pensiero sugli estranei, siete confusi e aggrovigliati mentalmente proprio come me.
Tanto per non offendere alcun membro della famiglia ci tengo a precisare che puoi amare un genitore, un parente, una sorella, un nonno pur non condividendone lo stile di vita o il modo di pensare ma solo per il fatto che ti ha voluto, cresciuto, educato, amato, protetto e accompagnato nel primo difficile percorso della tua vita.
Detto ciò la riflessione mi riporta agli estranei che mischiati alla teoria e ai concetti espressi nel libro mi fanno pensare che solo l'empatia ci può salvare. Solo l'attivazione dei neuroni specchio può aiutarci a sopravvivere con serenità. Perchè? Perchè solo 6 gradi di separazione ci dividono gli uni dagli altri quindi la parola estraneo non dovrebbe più esistere o dovrebbe essere rinchiusa nel loculo delle parole inusuali. La famiglia così come pensiamo che sia concepita in realtà non è che un'utopia. Il vicino con cui mi confido e con il quale ho affinità potrebbe tranquillamente essere un mio lontano cugino e condividere con me qualche gene inesplorato. I frutti puri impazziscono, ne abbiamo avuto qualche esempio nella storia passata e recente. Quindi è decisamente superato farsi mille domande a riguardo, del tipo: i miei genitori non mi capiscono, mia figlia non sa nemmeno chi sono, mio padre non mi parla, la mia amica preferisce stare con un'altra, lui è nero non può essere mio padre, lei è mussulmana non so nemmeno cosa mangia, il mio amico non ha i soldi per i libri di scuola...empatia. Solo l'empatia può salvare il mondo o renderlo più umano.
Tanto per chiarire essere empatici è molto, molto faticoso e nasconde un lato oscuro.
Quindi per rispondere alla prima domanda su quale sia il mistero genitori-figli, per il principio che tutti siamo figli e probabili genitori quindi ci troviamo tutti nella stessa posizione di partenza, ecco che l'attivazione dell'empatia sembra essere l'unica indiscussa soluzione al mistero.
Buongiorno mondo di empatici.
GIORNO 1: #riflessionifamiliari
Oggi ho capito che la famiglia è un valore discutibile. Spesso nasci dall'amore di due persone o a volte anche per sbaglio e il giorno in cui vieni al mondo ti mettono in braccio a due estranei che non conosci e non hai scelto. Anche tu sei un estraneo per loro, un estraneo tra gli estranei. Dove capiti, con chi capiti o come sei, è al pari di un terno al lotto, un caso. Per la teoria di Gibbs (solo i fan sanno di chi sto parlando) che il caso non esiste, qual'è allora il mistero genitori-figli? Crescendo questi estranei imparano a conoscersi. A volte si piacciono a volte no, scoprono di avere alcune affinità o forse no. Sta di fatto che preferisci passare il tuo tempo con gli amici che hai scelto e a volte ti confidi più facilmente con la famiglia dei vicini appena giunti in paese. Che strano. No, non è affatto strano. Primo, avete mai sentito parlare della teoria dei sei gradi di separazione? Secondo, avete mai letto o tentato di leggere il libro "I frutti puri impazziscono" di James Clifford? Se conoscete la teoria, avete letto il libro e condividete il mio pensiero sugli estranei, siete confusi e aggrovigliati mentalmente proprio come me.
Tanto per non offendere alcun membro della famiglia ci tengo a precisare che puoi amare un genitore, un parente, una sorella, un nonno pur non condividendone lo stile di vita o il modo di pensare ma solo per il fatto che ti ha voluto, cresciuto, educato, amato, protetto e accompagnato nel primo difficile percorso della tua vita.
Detto ciò la riflessione mi riporta agli estranei che mischiati alla teoria e ai concetti espressi nel libro mi fanno pensare che solo l'empatia ci può salvare. Solo l'attivazione dei neuroni specchio può aiutarci a sopravvivere con serenità. Perchè? Perchè solo 6 gradi di separazione ci dividono gli uni dagli altri quindi la parola estraneo non dovrebbe più esistere o dovrebbe essere rinchiusa nel loculo delle parole inusuali. La famiglia così come pensiamo che sia concepita in realtà non è che un'utopia. Il vicino con cui mi confido e con il quale ho affinità potrebbe tranquillamente essere un mio lontano cugino e condividere con me qualche gene inesplorato. I frutti puri impazziscono, ne abbiamo avuto qualche esempio nella storia passata e recente. Quindi è decisamente superato farsi mille domande a riguardo, del tipo: i miei genitori non mi capiscono, mia figlia non sa nemmeno chi sono, mio padre non mi parla, la mia amica preferisce stare con un'altra, lui è nero non può essere mio padre, lei è mussulmana non so nemmeno cosa mangia, il mio amico non ha i soldi per i libri di scuola...empatia. Solo l'empatia può salvare il mondo o renderlo più umano.
Tanto per chiarire essere empatici è molto, molto faticoso e nasconde un lato oscuro.
Quindi per rispondere alla prima domanda su quale sia il mistero genitori-figli, per il principio che tutti siamo figli e probabili genitori quindi ci troviamo tutti nella stessa posizione di partenza, ecco che l'attivazione dell'empatia sembra essere l'unica indiscussa soluzione al mistero.
Buongiorno mondo di empatici.
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