GIORNO 13: Emma e la #Maremma.
Ho conosciuto una bambina di nome Emma in vacanza in Toscana questa estate. Era molto felice perché sembrava che in spiaggia la conoscessero tutti e si rivolgessero a lei con un curioso vezzeggiativo che le sembrava più che mai adeguato visto che si trovava proprio al mare: "Mamma come mai mi conosce anche il bagnino? Mi guardava e diceva... Mar Emma...".
La mamma sorrise e le chiese: "Tu cosa stavi facendo?"
Emma in tutta la sua ingenuità ripose: "Niente mamma, stavo riempendo di sabbia uno sdraio vuoto, così sembrava nascosto."
Qualche ora dopo Emma torna dalla mamma: "Mamma lo sai che la signora dell'ombrellone in prima fila mi conosce anche lei."
E la mamma: "Davvero, come hai fatto a capirlo?".
E lei risponde: "Stavo correndo su e giù per la spiaggia e qualche volta le sono passata molto molto vicino poi lei una di queste volte mi ha salutato a voce alta....Mar Emma...".
Il giorno dopo Emma arriva dalla mamma con il broncio e le lacrime pronte a inondare gli ombrelloni della seconda fila. "Cosa è successo Emma." Chiede la mamma.
"Niente, stavo giocando in mare con un bambino. Giocavamo a tirarci i secchielli pieni di acqua. Mi è scappato un secchiello e gli è arrivato in testa. Lui è caduto in mare e ha bevuto un pò. E' arrivata di corsa la sua mamma e ha urlato Mar Emma Maiala. Ma mamma io non sono una maiala, sono una bambina."
Dedicato a Emma amica di Marta
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