GIORNO 10: #allucevalgo
Mia nonna Geltrude lo aveva, mia mamma lo ha, mio zio lo ha, io ce l'ho, mia figlia è una predestinata. Se è vero che una persona su 5 ce l'ha, la mia famiglia ha salvato 20 persone. Non male. Sto parlando dell'alluce valgo o cipolla insomma quell'antiestetica pallina che fuoriesce dall'interno del piede e che per qualche strana forma di percezione meteorologica ti comunica le variazioni del tempo con attacchi di dolore localizzato. Quell'estensione indesiderata che ti deforma tutte le scarpe fino a farle diventare perfette per ET telefono casa. Quella protuberanza che ti costringe a comprare i sandali tedeschi di Tata Matilde. Una vita a desiderare di indossare le scarpe di Jimmy Choo con tacco 12 (solo noi donne possiamo capire) e scoprire che è una patologia riservata per lo più a noi umane di sesso femminile. Sono veramente grata di tutte queste delicatezze che qualcuno ha voluto riservarci: il seno e la conseguente e perenne lotta con il reggiseno, i dolori mestruali e la gestione del ciclo, assorbente interno compreso, i dolori del parto e le bizzarrie dell'utero (in questo caso è un grazie sincero), i peli e i baffetti di cui abbiamo dimostrato poter fare a meno e l'alluce valgo.
La settimana scorsa sono andata a comprare un paio di scarpe nel mio negozio di fiducia. Entro ed essendoci i saldi di fine stagione estiva, trovo diverse persone a provare modelli di ogni genere. Come solito mi giro in torno e cerco di concentrarmi solo su scarpe indossabili dai miei buffi piedi senza perdere tempo a tentare di far entrare un elefante nel giardino delle camelie. Trovo un sandalo carino e decisamente contenitivo. Lo provo ovvero mi tolgo le scarpe e sfoggio la mia pedicure perfetta con smalto rosso fuoco e vistosa protuberanza annessa. Curiosamente sento catalizzata l'attenzione sui miei piedi e quasi tutte le clienti contemporaneamente si esprimono con frasi del tipo: "ah ma i tuoi non sono gravi come i miei, io ho anche le dita a martello (?)", "sai una mia amica si è fatta operare quest'anno, io sono già in lista per l'operazione", "a me hanno detto che fa malissimo e quindi ho rinunciato" e hanno proseguito per tutto il tempo gestendo una tavola rotonda senza precedenti. A quel punto la commessa gentilmente e con grande complicità mi guarda e nel tentativo di riportarmi nella terra di mezzo mi conferma che per la conformazione del mio piede quel sandalo è molto carino e mette poco in evidenza l'osso attiguo e non desiderato. Perfetto pago e scappo lasciando dietro di me i numerosi relatori presi dalle loro piccole conferme.
Lì in quel luogo in quel momento ho capito che se nel negozio di Louboutin e di Manolo Blahnik non riesci ad entrare nemmeno in un modello delle loro meravigliose scarpe, la colpa è senza dubbio loro e delle loro fascinose commesse, perché la percentuale di donne che possiede l'infausta protuberanza è rilevante. Insomma non potete far finta di niente e classificarci come sandaliste croniche.
Anche Julianne Moore, Kate Moss, Victoria Beckam, Oprah Winfrey, Kate Holmes, Jennifer Garner e molte altre hanno piedi orribili. Quindi care ragazze colleghe di piede avete mai pensato che forse la giusta conformazione è la nostra e le 4 donne su cinque sono la strana perfezione?
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