Al secondo giorno di convivenza e tragitti in compagnia forzata, il mio autista eccezionale ancora riesce a perdersi su è giù per le colline fino al centro di Firenze. In compenso il mio stomaco sta affrontando durissime prove di sopravvivenza dovuto anche agli addominali tesi che contrastano le frenate all'ultimo istante. C'è da dire che la mia cucina è più che gradita quindi ritengo ben pagato il suo servizio e il sacrificio reciproco.
Detto ciò le urla che fuoriescono dall'auto impauriscono anche i passanti che straniti dal gesticolare passionale che mi contraddistingue, ci guardano come alieni.
Le urla sono il frutto di pizzicate verbali che lancio al Sindaco affinché si esprima in merito ai temi caldi di questi giorni. Devo dire che lui è molto diplomatico quindi a fatica riesco a sbottonarlo ma non demordo e proseguo con le mie lezioni di apprendimento in vista del prossimo Referendum.
Parliamo di Cnel (M=Monica, F=Franco)
Il Cnel è un organo di consulenza previsto dalla Costituzione che all'art. 99 definisce la sua funzione per le materie che gli sono attribuite dalla legge (?). Ha l'iniziativa legislativa e può contribuire all'elaborazione della legislazione economica e sociale secondo i principi ed entro i limiti stabiliti dalla legge (?). In pratica è un organo di consulenza su richiesta del Governo. E' composto da 64 consiglieri. Stipendio Medio 20/25000 euro. La sede è Villa Lubin, una straordinaria villa risalente ai primi del 900 sita su di un poggio a Villa Borghese.
M. Scusa Franco non mi è chiaro. Il CNEL è formato da politici perlopiù esponenti di ogni categoria di sindacato possibile che trascorrono la maggior parte delle loro giornate in una villa di straordinaria bellezza e valore storico ad aspettare che il governo gli chieda un parere che peraltro, per legge, potrebbe anche non tenere in considerazione. Diciamo che conosco qualche organo decisamente più utile.
F. Sì è proprio così in aggiunta però il CNEL potrebbe anche sottoporre al Governo delle proposte di legge, su richiesta può redigere relazioni su tematiche specifiche, organizza convegni, gestisce alcune banche dati e archivio nazionale.
M. Scusa ma per fare questo c'è bisogno di una struttura del genere, non può bastare un ufficio operativo? Ho letto sul sito del CNEL che in origine erano 121 elementi poi scesi a 70 e infine a 64. Nessuno di noi se n'era accorto. Quindi la domanda che mi viene dal cuore è se ne togliamo altri 64 e destiniamo Villa Lubin a bene comune o a un'attività di ricerca gestita da giovani?
F. In realtà sull'abolizione del CNEL sono d'accordo entrambe gli schieramenti solo sulla forma di smantellamento dell'organo non coincidono i pensieri.
M. Sì ho letto. A parte alcuni politici che non perdono l'occasione per attaccare anzichè motivare, in generale ciò che viene accusato da parte dei NO è di aver presentato una riforma non definita e vaga, a loro detta, pasticciata.
F. In parte è vero ma non dimentichiamo che questa riforma era già stata autorizzata da entrambe le Camere quindi pronta per essere attuata. Quindi in un certo senso tutti i politici sono stati più volte consultati per avere questa approvazione, quindi sono tutti coinvolti nel bene o nel male.
M. Scusa Franco non mi è chiaro. Il CNEL è formato da politici perlopiù esponenti di ogni categoria di sindacato possibile che trascorrono la maggior parte delle loro giornate in una villa di straordinaria bellezza e valore storico ad aspettare che il governo gli chieda un parere che peraltro, per legge, potrebbe anche non tenere in considerazione. Diciamo che conosco qualche organo decisamente più utile.
F. Sì è proprio così in aggiunta però il CNEL potrebbe anche sottoporre al Governo delle proposte di legge, su richiesta può redigere relazioni su tematiche specifiche, organizza convegni, gestisce alcune banche dati e archivio nazionale.
M. Scusa ma per fare questo c'è bisogno di una struttura del genere, non può bastare un ufficio operativo? Ho letto sul sito del CNEL che in origine erano 121 elementi poi scesi a 70 e infine a 64. Nessuno di noi se n'era accorto. Quindi la domanda che mi viene dal cuore è se ne togliamo altri 64 e destiniamo Villa Lubin a bene comune o a un'attività di ricerca gestita da giovani?
F. In realtà sull'abolizione del CNEL sono d'accordo entrambe gli schieramenti solo sulla forma di smantellamento dell'organo non coincidono i pensieri.
M. Sì ho letto. A parte alcuni politici che non perdono l'occasione per attaccare anzichè motivare, in generale ciò che viene accusato da parte dei NO è di aver presentato una riforma non definita e vaga, a loro detta, pasticciata.
F. In parte è vero ma non dimentichiamo che questa riforma era già stata autorizzata da entrambe le Camere quindi pronta per essere attuata. Quindi in un certo senso tutti i politici sono stati più volte consultati per avere questa approvazione, quindi sono tutti coinvolti nel bene o nel male.
M. Ho letto che da anni si cercava il modo di migliorare la struttura del Senato e della gestione della "navetta", addirittura quasi dall'origine e più di una volta si è tentato di presentare una nuova proposta. Quindi mi domando se l'esigenza di cambiare era ed è così forte perchè nel momento in cui ne abbiamo l'occasione non la cogliamo?
F. E' semplice. Il cambiamento fa paura a tutti. Cambiare in maniera graduale è accettabile ma in maniera radicale è spaventoso. Sai cosa lasci non sai cosa trovi. In sostanza si esprimono sulla non consapevolezza, dovuta alla forma vaga della proposta di legge, di ciò che succederà dopo.
M. La cosa positiva di questo referendum è che ha smosso l'interesse di tutti. Non ricordo di un Referendum così sentito da molto molto tempo. Se ne parla ovunque, vendono libri per informare sulle motivazioni di entrambe, la gente si rilegge la Costituzione, i ragazzi del liceo ti fanno domande quindi già questo ritengo sia un risultato straordinario.
F. E' vero ma c'è anche tanta gente, che invece non sa nemmeno che cosa andrà a votare e perchè. Gli anziani, i giovani, le persone impegnate a sopravvivere nel quotidiano. Sono queste persone che dobbiamo coinvolgere e fargli capire che andare a votare con cognizione è importante perchè queste opportunità di voto sono un diritto che abbiamo e che in questo momento può fare la differenza.
M. Se devo essere sincera io non ho mai avuto la sensazione di avere un tale potere. Ho percepito chiara l'idea di essere spesso manipolata, ogni campagna elettorale è una vera e propria manipolazione perchè studiata a tavolino per intaccare i nostri sensi lì dove sono più esposti. Sarà per questo che non mi sento di perdere niente di così acquisito. Però non ho mai perso l'occasione di dire la mia e non lo farò nemmeno questa volta.
Vorrei però lanciare un messaggio ai media: il troppo stroppia. L'informazione è importante ma a volte ne basta poca ma di qualità. Monopolizzare i telegiornali e ogni trasmissione possibile con politici aggressivi, poco rispettosi e inconcludenti non fa che allontanare i potenziali elettori. Ah ma forse è questo l'obiettivo?
F. E' semplice. Il cambiamento fa paura a tutti. Cambiare in maniera graduale è accettabile ma in maniera radicale è spaventoso. Sai cosa lasci non sai cosa trovi. In sostanza si esprimono sulla non consapevolezza, dovuta alla forma vaga della proposta di legge, di ciò che succederà dopo.
M. La cosa positiva di questo referendum è che ha smosso l'interesse di tutti. Non ricordo di un Referendum così sentito da molto molto tempo. Se ne parla ovunque, vendono libri per informare sulle motivazioni di entrambe, la gente si rilegge la Costituzione, i ragazzi del liceo ti fanno domande quindi già questo ritengo sia un risultato straordinario.
F. E' vero ma c'è anche tanta gente, che invece non sa nemmeno che cosa andrà a votare e perchè. Gli anziani, i giovani, le persone impegnate a sopravvivere nel quotidiano. Sono queste persone che dobbiamo coinvolgere e fargli capire che andare a votare con cognizione è importante perchè queste opportunità di voto sono un diritto che abbiamo e che in questo momento può fare la differenza.
M. Se devo essere sincera io non ho mai avuto la sensazione di avere un tale potere. Ho percepito chiara l'idea di essere spesso manipolata, ogni campagna elettorale è una vera e propria manipolazione perchè studiata a tavolino per intaccare i nostri sensi lì dove sono più esposti. Sarà per questo che non mi sento di perdere niente di così acquisito. Però non ho mai perso l'occasione di dire la mia e non lo farò nemmeno questa volta.
Vorrei però lanciare un messaggio ai media: il troppo stroppia. L'informazione è importante ma a volte ne basta poca ma di qualità. Monopolizzare i telegiornali e ogni trasmissione possibile con politici aggressivi, poco rispettosi e inconcludenti non fa che allontanare i potenziali elettori. Ah ma forse è questo l'obiettivo?
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