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TIZZILIBERO


"Ale ciao, non riesco a parlare con il babbo. Non mi risponde al telefono".
"No mamma, non preoccuparti l'ha portato via la polizia ma ora te lo cerco".
"Come l'ha portato via la polizia?"
"Ma no non preoccuparti. Gli hanno preso il passaporto e la carta d'imbarco."
"Scusa ma come non preoccuparti. Ma tu con chi sei?"
"Ma niente mamma io sono qui che cerco di tradurre le frasi per il babbo che non capisce cosa gli dicono."
Loro sono ad Amsterdam mentre io sono ancora convalescente bloccata a casa con un piede claudicante. Hanno trascorso due giorni insieme. D'altronde il suo lavoro lo porta spesso fuori casa e quest'occasione di passare un po' di tempo insieme a lei, era imperdibile. La scusa è una Fiera del Vino, un pò di degustazioni qua e là, qualche cliente con cui parlare e tanto tempo per scorrazzare per la città. Hanno visitato il Museo di Van Gogh e la casualità gli ha permesso di godere di un'inaspettata mostra di Bansky, sono entrati e usciti da negozi di ogni genere, hanno riso tanto, tantissimo e si sono commossi visitando la casa di Anna Frank. Allegra non ha perso occasione per ballare, per sognare e per mangiare il miglior Sushi della città. Insomma in poco tempo un tripudio di emozioni concentrate che dovranno bastare fino alla prossima fuga padre-figlia.




Io nel frattempo ho vissuto di riflesso i loro passi. Ho volato con loro collegandomi a Flyaware e sono atterrata in orario, grazie alla App Trovamici ho passeggiato per le vie di Amsterdam e con Google Earth sono riuscita a vedere ciò che vedevano loro. Magra, magrissima consolazione perchè la realtà mi trascinava prepotentemente tra stampelle e legna per la stufa.
"Ale scusa ma che ha combinato il babbo?"
"Non so mamma ma sono arrivati due giganteschi omoni e l'hanno portato via blaterando qualcosa".
"Ma che ha fatto?"
"Gli hanno trovato un barattolo di vetro con della polverina bianca."
Amsterdam....polverina bianca....1+1.
"Amore ma non penseranno mica che sia droga?"
"Beh mamma direi che a occhio e croce, sì, pensano proprio che sia droga ma non preoccuparti."
Direi che sono preoccupata eccome. Già me lo immagino mentre cerca di spiegarsi nel suo inglese più articolato gesticolando per supportare concetti inspiegabili e incomprensibili. 
"Ale me lo puoi passare?"
"No direi di no è in custodia lo stanno controllando e interrogando ma stai tranquilla tanto non è mica drogra."
"Ma che cavolo è allora?"
"Citrosodina ma siccome non riescono a capire come mai sia in un barattolo anonimo stanno aspettando che vengano altri poliziotti per analizzarla."
"Stai scherzando? Citrosodina:))))) Scusa ma non vedono dalla confezione che c'è scritto?"
"In realtà no. E' proprio questo il problema il babbo gli sta spiegando che ne ha trasferita un pò per non portarsi via un Big Barattolo. Pensi che capiranno?"
"Un Big Barattolo? Ma scusa dove l'ha messa?"
"In un barattolo piccolo di marmellata. Non credo che possano capire la mente del babbo. Ora l'ha messa in bocca per fargli vedere che si scioglie. Secondo me pensano che sia matto quindi o lo tengono per sospetta droga o perché è fuori di testa."
"Ma come gli è venuto in mente. Non poteva metterla in valigia? Che pensava di dover digerire, un elefante?"
"Tranquilla. Ora vado ad aiutarlo con la lingua. Ti chiamo dopo."
Fortunatamente Lui è famoso in famiglia per progettare partenze intelligenti ovvero gestendo il fattore anticipo, per non perdere il volo, in maniera decisamente esagerata, mediamente 5/6 ore prima della partenza. In questo caso 3 ore, utilizzate quasi nella totalità per districarsi dal sospetto spaccio.
"Amore, allora. Lo hanno rilasciato?"
"Sono appena arrivati altri poliziotti con un mega valigione pieno di provette. Devono analizzare la polverina."
"No. Non ci credo! E il babbo?"
"Un tantino nel panico ma non credo che lo arresteranno per possesso di Citrosodina".
"Ok tranquillizzalo e chiamami quando siete liberi."
Alla fine lo hanno rilasciato con la promessa la prossima volta di portare le pasticche e non la polverina e di lasciarle nella confezione originale.
Per rilassarsi, padre e figlia, hanno cenato fugacemente e hanno volato in perfetto orario.
Quando sono usciti dalle porte della sala arrivi a Firenze...ancora ridevano e anch'io.




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