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CONVIVENZA COL SINDACO: #referendum costituzionale 2016


A causa della mia temporanea impossibilità a guidare l'auto ho a disposizione, per alcuni giorni, un autista eccezionale. Lo scambio alla pari prevede che io cucini per lui mentre lui mi trasporti a mio piacere nei tragitti a seconda delle necessità. I tragitti che dobbiamo percorrere insieme sono mediamente lunghi e quindi ho deciso di impegnarli intavolando chiassose tribune politiche. I due punti di vista sono i seguenti: io, cittadina non schierata politicamente, sognatrice, fermamente convinta della possibilità di aggiustare le profonde crepe con buonsenso e giustizia, lui, Sindaco di un piccolo paese a capo di una lista civica, concreto e pratico nelle sue azioni, certo che solo agendo eliminando i sotterfugi dal basso si può ricostruire una solida base per crescere.
Le domande che gli porgo riguardano ovviamente il prossimo Referendum. Non seguendo particolarmente le dinamiche pro e contro i politici stessi, vorrei capire la proposta che ci viene presentata e quindi coglierla come un'opportunità per dichiarare ciò che penso. Prima di intraprendere questo viaggio a tappe decido di leggermi tutta la Riforma Boschi-Renzi nei suoi punti anche i più innocui. Non vi nascondo che ho sbadigliato più di una volta e ho dovuto comprimere tutti i miei neuroni per cercare di capire esattamente di cosa si trattasse tra giri di parole e concetti flebili però ho percepito un desiderio che mi appartiene, cambiare.
Parliamo di Bicameralismo (M=Monica, F=Franco)
M. Scusa Franco, fai conto che io sia una cittadina, che vive una vita parallela a quella politica, quindi semplice o meglio comune, non so quasi nulla di tematiche specifiche e ti porgo delle semplici domande come ad esempio: la Costituzione Italiana risale al 1948 e trovo bellissimo pensare che possa essere eterna ed intoccabile ma se a un solido elemento puoi portare delle migliorie o degli aggiustamenti strutturali affinché possa vivere anche nel futuro, mi sembra una buona cosa no?
F. Sì dovrebbe essere così anche se intaccare elementi legati all'origine della nostra democrazia non è così facile. Smantellare o scuotere una colonna portante richiede interventi che garantiscano stabilità.
M. Mi puoi spiegare bene la legge Bicamerale?
F. Noi abbiamo il Parlamento che è l'organo costituzionale che detiene il potere legislativo. E' però un parlamento bicamerale ovvero composto da due camere, Camera dei Deputati e Senato della Repubblica, entrambe con gli stessi doveri e poteri, entrambe composte da persone votate dal popolo.
M. Scusa ma l'utilità pratica di avere due organi con le stesse funzioni?
F. In sostanza doveva essere una supervisione e una garanzia maggiore per i cittadini affinché le leggi approvate fossero veramente a favore del bene comune. In realtà, per dinamiche politiche, viene spesso utilizzata per immobilizzare il processo a scapito di un progresso e sviluppo della forma legislativa. Una legge, per entrare in vigore, deve essere approvata prima dalla Camera dei Deputati poi dalla Camera del Senato. Se una delle due non approva automaticamente ripassa all'altra per una nuova approvazione e via così. Ci sono proposte di legge bloccate da anni solo per giochi di potere.
M. Quindi con un dispendio per lo Stato in termini di energie e di soldi che solo provo a immaginare.
F. Ti ricordo che abbiamo alla Camera dei Deputati 630 elementi e al Senato 315. Ognuno di loro prende come stipendio una media tra indennità e rimborsi spese di 10/12000 Euro al mese oltre al sostegno della struttura stessa.
M. Quindi scusa, schieramento politico a parte, di cui non mi interessa, solo per logica, se io elimino in parte la funzione bicamerale riducendo, come mi viene proposto, il numero dei senatori ottengo almeno due vantaggi: snellisco le procedure legislative e risparmio.
F. Beh direi proprio di sì ma ciò che viene accusato è la perdita del diritto acquisito di votare per il Senato in quanto i 100 senatori restanti sarebbero 74 Consiglieri Regionali, 21 Sindaci e 5 Senatori nominati dal Presidente che resteranno in carica per 7 anni.
M. Scusa ma sbaglio o votiamo noi anche i Sindaci e i Consiglieri Regionali?
F. Sì certo. Con elezioni regionali o comunali.
M. C'è chi sostiene che la Costituzione non debba essere toccata perchè non è lì il problema ma nella corruzione che genera e che se i Parlamentari lavorassero per ciò che vengono pagati, le leggi potrebbero essere sbloccate in 15 giorni.
F. Rispetto chi lo pensa ma apprezzo chi si prende la responsabilità di cambiare per migliorare e sbloccare una situazione statica da troppo tempo che ha generato e mantenuto una classe politica a scapito di molti cittadini onesti e facoltosi.
M. Mi piace pensare che ci sia tutto questo patriottismo attorno alla Costituzione ma in genere mi sento anch'io favorevole ai cambiamenti perchè di solito sviluppano energia che se ben guidata può essere indirizzata a favore di tutti. Non sono così smaliziata da capire a fondo le bizzarrie politiche quindi in genere ascoltando le motivazioni dei NO e quelle dei SI trovo elementi a favore ed elementi a sfavore in entrambe gli schieramenti.
Insomma ancora non sono convinta ma nel frattempo a causa delle numerose curve e della guida simpatica del mio autista eccezionale ho la nausea anche se ancora non mi è chiaro il motivo.

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