Il Sindaco è partito, i dubbi sono rimasti. Di certo, rimane una settimana di chiacchierate e discussioni per capire che la piccola realtà di un paese di montagna può essere un vaso di Pandora, se lo apri poi non puoi contenere ciò che fuoriesce. Immagino che sia lo stesso, espresso all'ennesima potenza, anche per lo Stato. Il vaso è stato aperto tempo fa, ormai non possiamo fare finta di niente.
Qualcuno, in alto, molto in alto, colui che oggi è magistralmente interpretato nel serial "The Young Pope", ci ha detto che per affrontare tutti gli ostacoli ci è stata fornita un'unica grande arma, la speranza. Si tratta però di una speranza attiva, ovvero di una speranza che nasce dalla consapevolezza che dentro ognuno di noi esistono le risorse necessarie per affrontare con efficacia tutti i più grossi impedimenti alla nostra voglia di crescere. Si tratta di una speranza che impegna e che produce necessariamente pensieri, emozioni ed azioni finalizzate a trovare la giusta soluzione ai problemi che ci stanno a cuore. La speranza attiva risveglia il gigante assopito dentro ciascuno di noi e rappresenta l'amore, vera fonte per lo sviluppo del nostro potere individuale o collettivo.
Troppo filosofico? Inverosimile? Forse ma sono veramente stanca di subire maltrattamenti mediatici, giornalistici e cartacei. Ascoltare gente che vuole convincermi sempre di qualcosa. La pubblicità è utile e gradevole se ti aiuta a riflettere, se ti aiuta ad usare la tua testa. Se ti fa venire i conati è ora di cambiare regista o registi o registri.
Cari voi, fornitemi gli elementi e lasciate che io possa decidere con il mio buon senso, con la mia visione, con il progetto per il futuro che vorrei donare ma non giudicatemi, non fatemi sentire inferiore o irresponsabile o ancor peggio ignorante. Vi riempite i polmoni per dar fiato ad un'unica parola, democrazia. Se c'è democrazia, c'è anche libertà. Libertà del singolo di essere o non essere schierato. Non urlate, non inveite gli uni contro gli altri, non insultatevi gratuitamente, non promettete inutilità, non minacciatevi, noi comuni cittadini abbiamo una vita a quanto pare parallela alla vostra e non ci interessano le vostre ingiurie. Ci basta solo sapere, in maniera sterile poi fortunatamente, siamo dotati di due strumenti di cui anche voi dovreste essere forniti, cuore e cervello. Possiamo farcela, possiamo mettere in contatto entrambe ed esprimere un'opinione anche senza i vostri cortei "bloccavitaquotidiana", anche senza i vostri fanatici comizi.
Questo referendum come non mai ha scatenato una babele di reazioni significative di un popolo confuso, direi molto confuso, come lo sono io. Diffido amichevolmente di chi si dichiara deciso e convinto o forse ne sono solo invidiosa. Sta di fatto che se penso SI o No mi viene in mente una canzone di Fiorello di qualche anno fa, un tormentone e inizio a cantare.
Comunque andate, andate a votare perchè le occasioni perse sono sempre piene di rimpianti inoltre se non lo fate perderete anche l'opportunità dopo, di continuare a vociferare sul Si e sul No. Ricordate sempre quando l'insegnante di ginnastica alle medie vi diceva, prima della corsa campestre: "L'importante è partecipare". In realtà io non l'ho mai ascoltato ed ho sempre corso per vincere però non sono mai arrivata al traguardo perchè non avevo il fiato per farlo.
Il 5 dicembre, malgrado tutto, arriverà presto e da lì in poi, qualunque cosa accada, ci sarà la Cena di Natale da preparare :)
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